“Lautaro era dell’Atletico, mancava solo l’accordo”: il retroscena svelato da Ausilio

In una lunga intervista concessa a Radio Serie A, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha confermato un retroscena di mercato che vi avevamo proposto su Lautaro Martinez. Nel febbraio 2018 il DS nerazzurro si era recato ad Avellaneda, città in cui ha sede il Racing Club, per discutere del possibile trasferimento a Milano del Toro.

Ausilio ne ha parlato per rispondere a una domanda ben precisa: qual è l’acquisto di cui vai più orgoglioso? “Sono tanti, tutte storie belle e particolari. Quella di Lautaro è una storia molto particolare perché di fatto era un giocatore dell’Atletico Madrid. Quando prendi un aereo e vai lì e cerchi di recuperare una situazione che ti vede 99 su 100 praticamente sconfitto, ti giochi solo quell’1%, ma rischi solo di fare una brutta figura tornando a Milano senza il giocatore”.

Ma nonostante le scarse possibilità di farcela, quel viaggio si rivelò proficuo: “Invece furono quattro giorni pazzeschi, assurdi. Ripeto, il giocatore quando ho preso quell’aereo era di fatto dell’Atletico Madrid. Mancava soltanto l’accordo tra le due squadre. C’era una clausola, che fortunatamente Lautaro non voleva esercitare perché era molto legato al suo club di appartenenza”.
Un contributo importante arrivò proprio da due argentini che hanno fatto la storia dell’Inter, Javier Zanetti e Diego Milito: “E lì insomma, si è giocato su tante cose. Soprattutto su un grande lavoro di squadra. Mi diede una grande mano anche Zanetti nel rapporto per esempio con i procuratori di Lautaro. C’era Milito che era il direttore sportivo del Racing, però magari poteva tifare qualcosa in più sull’Inter e sicuramente lo ha fatto“.

Con una prestazione straordinaria e un tempismo perfetto, l’attaccante riuscì praticamente a cambiare il proprio futuro: “C’era un presidente durissimo e soprattutto una volta chiuso tutto, perché di fatto si diede la mano dopo un paio di giorni, la sera ci fu una partita disastrosa. In quell’occasione contro l’Huracán Lautaro, con un accordo e una mano già stretta, fece 3 gol e un rigore procurato. Quindi il giorno dopo si ricominciò tutto da capo, ci costò qualcosa in più, però alla fine tornai a casa col contratto del giocatore”.