Retroscena

Inter su Castro, Ausilio prova a ripetere l’affare Lautaro

La grande stagione di Castro ha portato l’Inter a puntare l’attenzione di lui, ora Ausilio lo vuole come quando scovò Lautaro Martinez

Un barista consigliò a Massimo Moratti di acquistare Sneijder. Un tassista rivelò ad Ausilio che Lautaro Martinez era il giocatore più forte del campionato argentino prima del suo acquisto. Chissà se anche stavolta qualcuno avrà suggerito al ds nerazzurro di fare attenzione a Santiago Castro.

L‘Inter sta cercando una punta per la prossima stagione e, insieme a quello di Lorenzo Lucca, Piero Ausilio sembra aver scritto nella lista degli obiettivi anche il nome dell’argentino, dopo la sua sorprendente annata in rossoblù.
Sarebbe stato difficile per chiunque infatti far dimenticare ai tifosi del Bologna la cessione di Joshua Zirkzee, ma Castro in questa stagione ha deciso di imporsi, con autorevolezza e cattiveria, grinta e soprattutto gol, in particolare uno, che potrebbe aver attirato l’attenzione dei nerazzurri. Quello del vantaggio iniziale della squadra di Italiano proprio nella gara di San Siro. Un tocco deciso e improvviso, da chi sa dov’è la porta anche senza neanche la necessità di doverla guardare.
Una rete da attaccante puro che potrebbe aver spinto Piero Ausilio a inserire nel taccuino anche il suo nome. Una trattativa che non costituirebbe una novità, ma che potrebbe portare Castro a seguire le orme di Lautaro Martinez, l’ultimo grande attaccante argentino a vestire la magia nerazzurra.
Lautaro Martinez, attaccante Inter (imago)

Con Castro Ausilio vuole il Lautaro bis

La trattativa per l’arrivo del “toro” è una storia davvero particolare. Nel febbraio del 2018 Piero Ausilio è in cerca di un attaccante su cui costruire l’Inter del futuro nel post-Icardi e lo cercherà in Argentina, terra di calcio e centravanti. Quando un tassista gli rivela che il nome del giocatore più forte del campionato è Lautaro Martinez il ds nerazzurro non esiterà a cercarlo.
Nonostante la concorrenza dell’Atletico Madrid il corteggiamento è convinto e passionale. Ausilio prova a ballare un tango con Lautaro, lo fa sentire apprezzato regalandogli una maglia col suo nome e il numero 10 stampati e, soprattutto, gli propone di inserire nel contratto una clausola rescissoria di 111 milioni, 1 in più di quella scritta nel contratto di Icardi.
Nonostante Diego Milito fosse segretario tecnico del Racing gli argentini non mollano fino alla gara con l’Huracan, quando il “toro” travolge i biancorossi con una tripletta. Sono tutti entusiasti tranne Ausilio, che si arma per chiudere il prima possibile la trattative dopo aver fiutato che il prezzo del giocatore si sarebbe alzato.
Il ds resta in argentina ad oltranza per chiudendo l’accordo finale di 20 milioni più 2 di bonus. Un affare sudato ma che ha di sicuro premiato l’intuito del dirigente dell’Inter che ora, anche con Castro, sembra aver ascoltato di nuovo il suo istinto, e magari anche il consiglio di qualche tassista.
Alessandro Lorenzi

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