“Il nostro calcio pronto al grande salto”. Hauge, Junker e gli altri: parla il ds del Bodo

Effetto Bodø. Le frontiere del calcio si allargano, e quelli che sembrano fenomeni temporanei stanno invece diventando delle realtà davvero interessanti. Basta guardare alla Norvegia: i talenti sono sempre di più (qui alcuni suggerimenti), ma come si giustifica questa crescita? “Le società stanno lavorando meglio”, ci conferma Aasmund Bjørkan.

È il ds proprio del Bodø, che ha spaventato il Milan e che è fresco vincitore del titolo di questa stagione. “Siamo in generale in un trend molto positivo. La nostra filosofia, nello specifico, è quella di investire più nelle prestazioni che nei risultati: se lavori bene, vieni premiato. E sono molto contento nel vedere la crescita dei nostri giocatori: il legame tra loro e lo staff tecnico è fortissimo”, non è casuale.

Un calcio, quello norvegese, che sembra porsi sulla scia di quello belga. La linea che ha tratteggiato il Bodø è chiara: “Sono stati fatti tanti passi avanti nella ricerca dei nostri giocatori. E infatti piacciono a molti club. Quasi tutti i giorni vengo contattato da molte società straniere che ci chiedono di trattare per i nostri giocatori, o anche solo di vedere i nostri allenamenti”. Anche perché c’è chi sta emergendo molto, come Patrik Berg: “Ci sono tanti giovani, ma lui di sicuro ha compiuto dei progressi enormi in questa stagione. Ha 23 anni, ma è già un leader, e si è meritato la chiamata in Nazionale. Sa abbinare la fase di regista di centrocampo a quella di mediano, spero proprio che possa aiutare il Bodo nella prossima Champions. È naturale pensare che a un certo punto potrà compiere un passo successivo e andare altrove”. Ma per ora se lo tiene stretto.

L’esempio di Hauge è chiaro: “Ha avuto un buon impatto nel Milan, ma sono sicuro che ancora non si sia visto il suo reale potenziale. Ci sono molte cose a cui si deve abituare: già le strutture sono molto diverse, figuriamoci il resto. Il 2020 per lui, e per noi, è stato fantastico. E in Europa League abbiamo avuto un po’ di sfortuna“. Poi, a gennaio, è stato fatto a lungo il nome di Junker per il Crotone. “Come dicevo, l’interessamento dei club ci fa molto piacere, anche se non me ne occupo in prima persona (Bjørkan segue anche gli aspetti logistici del club, ndr). Ma è uno dei nostri top player: 27 gol in 25 partite, è normale che sia seguito”.

Con il Crotone la trattativa è saltata, per ora. Se ne potrà riparlare in futuro. “Il nostro obiettivo è quello di continuare su questa strada. E spero che sia così per tutto il movimento norvegese. I nuovi Odegaard, Haaland, Sander Berge, Hauge ci sono già. Si tratta solo di migliorare nei dettagli, per permetterci di fare il meglio possibile anche in Champions League e in tutte le altre competizioni”. Quella sì che si tratta di una bella vetrina. E il calciomercato sarà divertente.