Un Brasileirão in bacheca dopo un campionato da titolare e il premio di miglior terzino destro del campionato secondo ESPN. Mauricio Isla sta vivendo una seconda giovinezza dopo il ritorno Sud America dove, con il Flamengo, ha vinto il campionato brasiliano. Rio de Janeiro si è trasformata nella sua Isla…feliz. Ora è all’Universidad Catolica e nel suo continente sta riscoprendo una nuova giovinezza.
In Italia, lo abbiamo visto con maglie diverse: c’era stato l’Udinese, poi la Juve (di Conte e Paratici). L’anno scorso è arrivato al Flamengo dopo 13 anni in Europa.
Quell’Europa che poteva essere ancora casa sua dopo aver chiuso l’esperienza con il Fenerbahce. La volontà di Isla era chiara: o giocare in Spagna, chiudendo così un cerchio dopo l’esperienze in Italia, Francia e Inghilterra e per avvicinarsi alla moglie viste le sue origini spagnole, oppure tornare vicino al Cile. E in quei mesi estivi del 2020 il telefono del suo agente, Alejandro Santisteban della AIM Futbol, diventa incandescente.
In tanti bussano alla porta di Isla: Valencia, Betis, Valladolid, Olympiakos, Panathinaikos, Eibar e Villareal. Ci prova anche il Cagliari, la sua ultima società in Italia dopo Udinese e Juventus. Giulini chiama più volte Santisteban, c’è un contatto anche con Di Francesco, ma serviva tempo al club sardo.
Poi una chiamata arriva direttamente al telefono di Isla, ma non con il prefisso +39, bensì +54. Argentina, dall’altra parte c’è Juan Roman Riquelme. Il Boca Juniors. “Mauricio, vieni qui a giocare da me. Ti voglio“. La tentazione è forte, ma la Bombonera vuota non è la stessa cosa. Inoltre sorgono altri problemi che non consentono di chiudere la trattativa.
La svolta nell’estate di Isla arriva quando il Flamengo cede Raphina all’Olympiakos. Serve un terzino destro al Mengao e il primo nome è proprio quello di Mauricio. A volerlo è Domènec Torrent, ex vice di Pep Guardiola. Marcos Vaz, vicepresidente del Flamengo, prende subito un aereo direzione Valencia per avviare la trattativa. Tra pranzi ricchi e confronti passa una settimana, ma alla fine c’è l’accordo con un contratto fino a dicembre 2022. L’inizio di una storia che ha dato nuova linfa a Mauricio Isla. Ora, si vedrà.
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