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Auguri Albion! Il club più antico di Uruguay festeggia 130 anni… con un po’ di Italia
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Terra d'Albione, Uruguay, il calcio, l'Inghilterra, e poi Italia. C'è qualcosa che non vi torna? Normale, ma andiamo con ordine. Intanto facendo gli auguri all' Albion FC, club più antico d'Uruguay (e di tutto il Sud America) che oggi festeggia i 130 anni di storia . Il 1 giugno 1891 nasceva il Football Club, fondato da un giovane studente anglo-tedesco Enrique Lichtenberger, allievo della English High School di Montevideo, insieme ad altri compagni dello stesso istituto. Per la prima volta in tutto il Sud America c'era un club dedicato esclusivamente alla pratica del calcio.

 

 

In Uruguay il calcio nasce con i primi immigrati inglesi nella seconda metà del XIX secolo , dando una forte spinta alla creazione di realtà sportiva. Una propensione organizzativa che partì dall'Ateneo britannico della capitale dove il Prof. William Leslie Poole fece proseliti tra i suoi studenti nelle due principali discipline sportive inglesi: rugby e calcio. E uno dei suoi studenti, il diciottenne Lichtenberger diede forma a queste idee, dedicando il nome del club alla natia Inghilterra già nel settembre del 1891. Infatti al nome Football Club fu aggiunto Albion , com'è tutt'ora conosciuta la squadra uruguaiana. Un'assonanza, solo nel nome, con il più conosciuto WBA, club britannico di West Bromwich. L'Albion FC, insieme ad altri 24 club – tra cui il Genoa, in Italia – fa parte dei“Club of Pioneers”, un'associazione riconosciuta dalla FIFA che raccoglie i club più antichi e storici del mondo.

 

 

Per diversi anni alla fine del XIX secolo l'Albion partecipò a gare amichevoli in giro per il Sud America, non essendoci ancora in Uruguay né una Federazione calcistica né un campionato. La Federcalcio uruguaiana (AUF) fu fondata il 30 marzo 1900 su iniziativa proprio di Enrique Lichtenberger, che invitò il Central Uruguay Railway Cricket Club (oggi Penarol), il Deutscher Fussball Klub ei club Uruguay Athletic a formare una nuova lega. Nello stesso anno, questi quattro club, fondatori dell'AUF, parteciparono al primo campionato di calcio uruguaiano.

 

 

Praticamente per tutto il XX secolo il club è rimasto ai margini del calcio professionistico uruguaiano, sviluppandosi come realtà polisportiva nella città di Montevideo dal baseball al basket. Alla fine degli anni 2010, con una profonda ristrutturazione societaria si è iniziato un nuovo progetto industriale per far tornare agli antichi albori il nome del club. Si è creata la sezione di beach soccer, la sezione femminile e quella dedicata agli E-sports. Ma il 2017 è stato l'anno del definitivo ritorno nel calcio che conta, l'Albion si è consacrato Campione Nazionale della Prima Divisione Dilettanti tornando tra i professionisti in Segunda Division.Il 2021 è stato un anno di ulteriori cambiamenti, con l'avvento di una proprietà americana al comando del club e un italiano come dirigente e consulente legale e sportivo.

 

 

“E' un privilegio lavorare in un club storico come l'Albion – ci racconta in esclusiva l'Avv. Marco CusumanoQuesta società e questi colori hanno fatto la storia del calcio in Uruguay. E proprio in questa stagione, quella del 130esimo compleanno sento una grande responsabilità nella costruzione di una squadra che possa competere in un campionato difficile come quello di quest'anno” . Infatti per la prima volta nella storia del calcio uruguaiano, diversi club importanti e storici come Defensor Sporting (4 scudetti), Danubio (4 scudetti) e Cerro si trovano in Seconda Divisione, dopo le scioccanti retrocessioni dello scorso anno. Un campionato che vedrà la partecipazione anche di un ex conoscenza del calcio italiano e internazionale come Diego Forlan, allenatore del Club Atenas.

 

 

Ma cosa ci fa un italiano a fare il dirigente di un club uruguaiano? “Sono un avvocato di diritto sportivo internazionale ed ho lavorato per importanti studi legali tra Roma, Madrid e Milano; inoltre nel corso della mia carriera ho viaggiato molto spesso in Uruguay curando legalmente e molti calciatori uruguaiani, acquisendo un importante conoscenza del mercato uruguaiano".

 

 

"La nuova proprietà era alla ricerca di un profilo di caratura internazionale - continua Cusumano - che conoscesse bene la realtà calcistica dell'Uruguay ma allo stesso tempo che aveva un network di contatti necessari per creare un forte collegamento con l'Europa, viste le grandi ambizioni di crescita del club nel medio-lungo periodo. Ci siamo semplicemente trovati e piaciuti.  Certo l'esperienza da dirigente di un club è molto diversa e impegnativa, soprattutto nei mesi scorsi quando abbiamo dovuto fare il calciomercato (in pieno periodo COVID- 19 ), costruendo quasi da zero una squadra che potesse competere nella Seconda Divisione di questa stagione, che sarà più agguerrita che mai”.

 

 

Il cammino non sarà semplice, si inizia oggi, nel giorno del compleanno dell'Albion. Prima giornata di campionato e subito la sfida al Cerro, una delle favorite per la promozione. “E' un nuovo inizio, siamo consapevoli delle difficoltà, ma l'ambizione non ci manca. Soprattutto quando indossi una maglia con 130 anni di storia” .

 

 

Maglia rojo y azul che, curiosità, sarà indossata anche da Mauro Burruchaga , centrocampista 23 enne figlio del grande Jorge, leggenda del calcio argentino. Una recente conoscenza anche del calcio italiano, visto che tra il 2018 e il 2020 ha indossato la maglia del Chievo. Questa notte si parte, con la prima giornata di campionato. E allora Forza Albion e tanti auguri, con un po' di Italia.

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