L'arrivo di Alex Sandro in bianconero è stato senza dubbio un investimento sul lungo periodo, invece che un'occasione per l'immediato. È il ragionamento che la Juventus fece nel 2015 quando portò a Torino il brasiliano. Due, infatti, erano i nomi sul tavolo dell'allora amministratore delegato Beppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici: da una parte il terzino di proprietà del Porto, dall'altra Guilherme Siqueira. Entrambi brasiliani, ma profili diversi per rafforzare la corsia di sinistra visti i continui problemi fisici di Asamoah.
Alex Sandro, che aveva 24 anni ed era reduce da quattro anni in Portogallo, era un giocatore che aveva attirato a sé l'attenzione di molti club. Siqueira, all'epoca ventinovenne di proprietà dell'Atletico Madrid, poteva inserirsi più facilmente nel contesto della Serie A, complici le sue esperienza in Italia con Udinese e Ancona, e rappresentava un'operazione a costi contenuti, attorno ai 9,5 milioni di euro.
Cifre ben diverse da quelle richieste dal Porto per Alex Sandro, nonostante il contratto in scadenza un anno più tardi. La richiesta iniziale aveva messo la trattativa in salita, tanto che la Juventus andò avanti con Siqueira. "Mi ero sentito con tanti giocatori di quella squadra, con cui negli anni precedenti avevo condiviso lo spogliatoio - raccontava il brasiliano dell'Atletico Madrid - da Bonucci a Neto passando per Asamoah, li conoscevo tutti. Ma ero consapevole del fatto che ci fosse Alex Sandro in cima alla lista del club".
E alla fine la Juventus decise di prendere la strada verso Oporto, preferendo Alex Sandro a Siqueira. Un'operazione da 26 milioni di euro e cinque anni di contratto, con il rinnovo arrivato poco più di due anni fa fino al 2023. "Alex Sandro è un giocatore di grande prospettiva - spiegava Beppe Marotta - ne abbiamo approfittato e siamo sicuri di aver fatto un grande investimento".
Sei anni dopo i numeri del brasiliano parlano di 225 presenze, 13 gol, 29 assist, 5 scudetti, 3 coppe Italia e 2 supercoppe italiane. La scelta che ha trasformato Alex Sandro in un pilastro della Juventus.