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Redazione

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Belotti, dieci anni dopo Rosina può ripartire da protagonista allo Zenit
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Sei stagioni, 105 reti in 228 presenze e la fascia da capitano portata con merito sul braccio. Se l’avventura di Andrea Belotti con il Torino finisse quest’estate, di certo non si potrebbe dire che l’attaccante non ha dato tutto (e di più) alla causa.

Da attaccante che gioca spalle alla porta, che va a prendersi i palloni abbassandosi sulla linea dei centrocampisti e oltre, è raro vedere quelle cifre realizzative. Considerando poi di averle raggiunte con il Torino forse dà ancora più valore agli ultimi anni vissuti con la maglia granata come seconda pelle.

Ora però il Gallo, maturato e nel momento più importante della carriera, potrebbe aver bisogno di nuovi stimoli. L’Europeo vissuto da subentrante gli ha dato sì la gioia di sollevare la coppa al cielo di Wembley, ma anche la consapevolezza che gli manca un gradino per poter diventare l’attaccante titolare della Nazionale e non aver dubbi sulla propria convocazione al Mondiale di Qatar 2022.

Belotti, è l’ora delle scelte

Con il contratto in scadenza fra 11 mesi, è il momento delle scelte. Lì può incidere il cuore e la Serie A, per accettare l’offerta di rinnovo di contratto recapitatagli nelle settimane scorse dal Torino, con uno stipendio da 4 milioni di euro bonus compresi all’anno fino al 2026 per diventare definitivamente simbolo e centro dell’universo granata.  

L’interesse su di lui in Italia non è mai mancato, ma non è neanche arrivato nel momento giusto: il Milan non affondò il colpo nel 2017 (quando si parlava di ben altre cifre), mentre le altre pretendenti non sono mai andate oltre l’interesse manifestato a club e agenti.

Un altro granata allo Zenit? Belotti come Rosina

Così, come un fulmine a ciel sereno, arriva la proposta che non ti aspetti, quella dello Zenit San Pietroburgo. La possibilità, all’estero, di giocare finalmente la Champions League e vincere campionati. Magari dimostrando a Mancini che lui non solo ci sarà fra 1 anno e mezzo al Mondiale, ma vuole farlo da protagonista.  

Il Torino, ad un anno dalla scadenza, potrebbe anche ritenersi soddisfatto dell’offerta che lo Zenit è pronto a recapitare. Ovvero circa 30 milioni di euro bonus compresi. La palla ora passa al Gallo, che deve valutare le sue priorità e il momento della sua carriera. 12 anni dopo Rosina, sbarcato a San Pietroburgo nel 2009 per 10 milioni di euro dal Torino proprio come farebbe Belotti, il campionato russo aspetta e sogna un altro italiano.

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