Un leader nato. Unico nel suo genere e, molto spesso, troppo poco elogiato. Domenico Berardi è, senza dubbio, una delle stelle più lucenti del calcio italiano del momento. Gol, assist e una leadership che coltiva fin dal primo giorno. Con lui in campo, il Sassuolo sembra avere da sempre una marcia in più.
L’arrivo al Sassuolo quasi per caso
La storia tra Berardi e il Sassuolo inizia all’improvviso, quasi per caso. Sì, perché l’amore tra Domenico e i colori neroverdi sboccia grazie a una partita di calcetto. Facciamo qualche passo indietro. “Mimmo” è un ragazzino che gioca in una piccola squadra di Cosenza e che spesso va a Modena per far visita a suo fratello Francesco. Fu proprio durante una di queste visite che Domenico venne subito notato. Per essere precisi, in una partita di calcetto.
Una partita alla quale partecipa anche Pasquale Di Lillo, attuale dirigente proprio dei neroverdi. Le qualità di Domenico sono evidenti, ecco che il suo nome viene subito segnalato a Luciano Carlino, al tempo osservatore del Sassuolo. L’ultima parola spetta però a Gianni Soli, ex responsabile del vivaio degli emiliani. “Ho chiamato Gianni e gli ho detto che c’era la possibilità di vedere questo giocatore subito. Lui ha fatto un po’ di resistenza all’inizio perché non si provavano così i giocatori, senza un percorso ben delineato, ma alla fine si è convinto”. Sono queste le parole di Luciano Carlino ai microfoni di Sassuolonews.net. E’ il 2010 quando Berardi entra nel settore giovanile del Sassuolo. L’inizio della storia che tutti conosciamo.
L’amore per i neroverdi
Quella tra Berardi e il Sassuolo è una storia di fedeltà, gioie ma anche qualche ripensamento. Tra Domenico e i neroverdi ci sono stati anche dei momenti di riflessione, in cui “Mimmo” è stato vicino all’addio. La prima volta nella stagione 2013/2014, destinazione Juventus. Le due società decisero di scambiarsi il 50% del cartellino di due giocatori: da una parte proprio Berardi, dall’altra Luca Marrone, al tempo un giovane molto interessante. Tutto definito dunque. Strette di mano e affare fatto.
Dopo circa tre anni, la Juventus decide di completare l’acquisto dell’altra metà del cartellino di Berardi. Quando tutto sembra andare per il meglio, arriva la fumata nera. Domenico non vuole lasciare il Sassuolo. I neroverdi, dunque, decidono di sborsare 4.5 milioni di euro per riscattarlo. Uno dei tanti atti d’amore di Domenico nei confronti degli emiliani.
Oggi Berardi è ormai diventato una certezza. Per il Sassuolo e anche per la Nazionale. Dopo aver conquistato gli Europei con la maglia azzurra, Domenico, nell'estate del 2021, aveva chiesto la cessione. Quindi, nell'ultima sessione di mercato ad agosto 2023, Berardi aveva un accordo con la Juventus ed era stato messo fuori rosa da Dionisi. L'ad neroverde Carnevali, però, non ha acconsentito al trasferimento, per via della richiesta di 30 milioni di euro, con la Juve che si era spinta fino a 20 più bonus con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto. Tra l'altro il Sassuolo voleva vendere il giocatore entro il 18 agosto, per poter acquistare un sostituto all'altezza.
Alla fine nulla di fatto. E da una parte meglio così. Berardi non vuole smettere di sognare. E il Sassuolo può dormire sonni sereni, almeno fino a gennaio.