Brekalo si sta ritagliando un grande minutaggio nella Fiorentina di Italiano. Nella partita col Napoli ha trovato un gol importantissimo per la viola. Ma riavvolgiamo il nastro e torniamo alla sua avventura col Torino: come andò la trattativa per portarlo in granata?

Brekalo è stato un colpo in extremis, preso in prestito con diritto di riscatto dal Wolfsburg. Il suo agente Ismet Dizdarevic e il d.s. granata Davide Vagnati hanno chiuso l’affare dopo una lunga trattativa, ‘beccati’ a parlare in ascensore ancor prima di siglare l’accordo nelle stanze dei bottoni, dove si costruiscono squadre e progetti. 

Retroscena 

Brekalo aveva scelto il Toro perché era il club che lo aveva voluto più di tutti. Calcio offensivo, libertà di inventare, la fiducia di Ivan Juric, croato come lui, valorizzatore di fantasisti alla Zaccagni: 7 gol e 16 assist a Verona negli ultimi due anni. Brekalo prima di vestire la maglia granata è stato cercato da mezza Serie A.

Tare ci ha provato a lungo per la Lazio, ma alla fine Sarri ha detto no. Ha preferito il pupillo Pedro, con lui al Chelsea nel 2018/19 (insieme hanno vinto l’Europa League). Piaceva all’Atalanta, qualcosina c’è stato, ma alla fine la Dea non ha affondato il colpo.

L’ultimo club a cercarlo in modo chiaro è stato il Milan. Anche qui, però, vedute differenti: Brekalo intrigava Massara, meno Maldini. Tradotto: non se ne fa niente. 

Superstizione

Il Toro l’aveva spuntata con un prestito a un milione con diritto di riscatto fissato a 11. Il ragazzo piaceva in Italia, Spagna (Villarreal), Inghilterra. Dopo sei anni e 22 gol con il Wolfsburg voleva una nuova sfida. Vagnati è riuscito a sbloccare tutto l’ultimo giorno dopo settimane di contatti.