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Marco
Juric

Passato, presente e futuro. Giulini e il Cagliari, con un mercato a tinte nerazzurre
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Una mossa da grande società. Con quel pizzico di effetto che nel 2021 non fa male. Un rinnovo di contratto in diretta televisiva come risposta alle voci di esonero del suo allenatore. Che dire? Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini non difetta di certo nel coraggio. Scegliere, sempre. Nel bene e nel male, in panchina come sul mercato. 

 

 

L’azione come reazione. A volte di pancia, spesso di cuore, ma sempre per il bene del Cagliari. Modi e comportamenti molto simili ad un altro patròn, quel Massimo Moratti “primo” presidente di Tommaso Giulini ai tempi della sua militanza nerazzurra. L’attuale proprietario del Cagliari non ha mai nascosto le sue simpatie per l’Inter. Difficile farlo se sei stato dirigente durante il triplete e ancora, in minima parte, azionista dell’Inter. Ma sempre sfruttando a vantaggio del suo Cagliari questa via preferenziale con la società nerazzurra.

 

 

Ultimo in ordine temporale è Kwadwo Asamoah, arrivato a parametro zero ma con un passato proprio all’Inter. Così come Godin, arrivato in Sardegna a titolo gratuito questa estate. In passato furono anche Andreolli, Miangue e Longo, ma l’emblema rimane Nainggolan, preso e riportato al Cagliari due volte in un anno. Con un contratto pesante sulle spalle ed una grande mano dell’Inter nel far quadrare i conti. Aiuti e favori non certo a senso unico, vista la via preferenziale - pagata a peso d’oro - che Giulini ha voluto dare ai nerazzurri nel 2019 per acquistare Barella. 50 milioni di motivi per accontentare casse, cuore e pure Antonio Conte.

 

 

Calciatori che fa rima con allenatori. Minimo comun denominatore? Il passato interista. Fu così per Walter Zenga nella scorsa stagione, che prese forse troppo in parola il presidente Giulini firmando un’opzione di rinnovo… coraggiosa. Settimo posto a fine stagione. Fu tredicesimo, “e nell’anno del Centenario non va bene”. Grazie, di tutto, ma arrivederci Uomo Ragno. 

 

 

Inter che nei suoi anni di presidenza del Cagliari ha voluto anche al suo fianco con Stefano Filucchi, vicepresidente storico per 7 anni con un passato da manager e braccio destro proprio di Massimo Moratti. Un colpo però non gli riuscì, quello di portare Leonardo a Cagliari. Un cruccio chissà che magari si toglierà prossimamente. Chi ha detto coraggio?

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