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Valentino
Della Casa

Tomori, il riscatto del Milan e quei contatti sempre più fitti
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E chi ti fa partire più, Fik?”. Dopo la partita contro la Roma, nello spogliatoio del Milan si scherzava così con Tomori. Il 2-1 contro i giallorossi mise in mostra non soltanto chi ha segnato, ma anche chi ha impedito che gli avversari facessero male. E il difensore (qui i retroscena sul suo arrivo) è stato protagonista, come nella partita del Milan contro la Juventus.

 

Così tanto da aprire subito la questione di mercato: “Chi ti fa partire più, Fik?”. Dopo il suo arrivo a gennaio, Tomori è stato impiegato molto. Di fatto, un elemento che, in un campionato tutto nuovo, si è integrato subito.

Il riscatto

Non è un caso che il Milan abbia cercato fin da subito di capire come e quando far valere i 28 milioni di euro per il riscatto: qualcosa si stava già muovendo prima dell'estate, nel senso che le prime rassicurazioni sul suo futuro in rossonero sono già arrivate, soprattutto se dovesse continuare così. Tuchel, che ha preso il posto di Lampard (il retroscena) pochi giorni dopo la partenza del difensore, lo ha sempre monitorato, ma sapeva di partire da una posizione di svantaggio. 

Gli agenti del giocatore, d’altra parte, aveva fin da subito chiarito la linea, parlando di un futuro - ora presente - tutto italiano visti anche i rapporti che da subito sono nati con i compagni e con lo staff, rimasto felicemente colpito dai primi test a cui si era sottoposto a Milanello. Insomma, tutto da guadagnare e nulla da perdere, per il Milan. E visto il rendimento, quei 28 milioni spesi possono sembrare anche pochi. 

 

Pioli l’aveva battezzato subito, ora è arrivata la conferma. “Chi ti fa partire più, Fik?

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