Il Newcastle si prepara a parlare arabo dopo l'acquisizione da parte del Pif, il Fondo per gli investimenti pubblici dell'Arabia Saudita, ma vuole sognare in italiano. Perché se i tifosi dei Magpies pregustano colpi stellari in mezzo al campo, in panchina vogliono un top player: Antonio Conte.
Un sogno destinato a rimanere tale perché l'ex allenatore dell'Inter non è intenzionato a salire su un treno in corsa, per quanto milionario e con un progetto ricco e ambizioso.
I motivi del no
Conte non è attratto dall'idea di inserirsi in una stagione iniziata da un altro tecnico, Steve Bruce, e nemmeno troppo bene: il Newcastle è penutlimo con tre punti in Premier League dopo sette giornate e ancora zero vittorie. Nonostante si tratti di un progetto ricco e potenzialmente molto attivo sul mercato, l'ex Ct della Nazionale non è disposto ad accettare il corteggiamento inglese.
Traballerebbe, invece, se la chiamata arrivasse da 230 chilometri di distanza: Manchester, sponda United. Conte flirterebbe volentieri con i Red Devils e la soluzione sarebbe gradita anche alla sua famiglia, disposta a tornare in Inghilterra solo per Londra, ma se Antonio fosse chiamato ad allenare Cristiano Ronaldo e compagni potrebbe fare uno sforzo.
Le ambizioni
Inoltre Conte vuole una squadra già costruita, definita ma soprattutto pronta. Perché ora vuole alzare l'asticella e non competere più solo per vincere i campionati (cinque tra Juventus, Chelsea e Inter), ma dare l'assalto alla Champions League, uno dei motivi per cui si è interrotta la sua storia nerazzurra. Insomma, Conte non sembra pentito dell'anno sabbatico che si è preso e vuole continuare a meditare sulla prossima destinazione.
La fretta è cattiva consigliera, specialmente per un generale come lui, e non vuole farsi traviare. Perciò sarà molto difficile rivedere Conte in panchina prima della prossima stagione, a meno di sorprese. Quasi impossibile invece vederlo allenare il Newcastle, nonostante il potenziale dei petroldollari dei nuovi proprietari.
Chi sono i nuovi proprietari dei Magpies
Il Pif, Fondo per gli investimenti pubblici dell'Arabia Saudita ha rilevato l'80% delle quote del Newcastle da Mike Ashley. Un'operazione da 353 milioni di euro per un fondo che ha disposizione un patrimonio di 370 miliardi di euro, costruito a partire dagli anni Settanta, prelevando i risparmi pubblici del paese grazie al petrolio.
L'operazione era vicina alla chiusura da tempo, ma la Premier League non ha ceduto finché non ha ottenuto garanzie legalmente vincolanti che il club non sarà controllato da Regno dell'Arabia Saudita. Il governatore Yasir Al-Rumayyan diventerà, così, il presidente non esecutivo del Newcastle.