Quella tra Lazio e Inter sarà una gara ricca di ex importanti: da Simone Inzaghi, a De Vrij e al Tucu Correa, l'ultimo in ordine di tempo a passare dal biancoceleste al nerazzurro. L'argentino torna all'Olimpico per la prima volta dopo il suo addio, nell'ultima settimana dello scorso mercato estivo.
I RETROSCENA: LA CACCIA ALL'ATTACCANTE
Con l'addio improvviso di Romelu Lukaku direzione Chelsea, l'Inter si trova senza attaccante e parte una caccia. I nerazzurri vogliono chiudere ben due giocatori, considerando anche la partenza di Pinamonti e le condizioni fisiche non ottimali di Alexis Sanchez. A metà agosto si batte il primo acquisto: arriva Edin Dzeko a zero dalla Roma. Un colpo, a posteriori, magistrale (6 gol nelle prime 7 giornate).
Ma il bosniaco non basta e la dirigenza apre tante piste possibili. Tra tutti i nomi vagliati, alla fine, sono due i principali: Marcus Thuram del Gladbach e, appunto, Joaquin Correa. Passano i giorni e la dirigenza nerazzurra si convince: si va sul francese. Se non fosse che, proprio in quelle ore, Thuram subisce un brutto infortunio, rimescolando le carte in tavola.
ASSALTO AL TUCU
Che si fa? Ovvio: assalto al Tucu, con Insigne come jolly nel caso in cui la trattativa con la Lazio non dovesse andare in porto. La prima offerta alla Lazio è di circa 30 milioni, con la formula del prestito con obbligo. Risposta negativa, anche perché la Lazio non vuole pagare il premio soliarietà, ovvero un bonus (5%) ai club che hanno formato il giocatore. In questo caso River Plate e Estudiantes. Ma c'è apertura al dialogo: fondamentale il lavoro dell'agente Alessandro Lucci, che fa da tramite tra i due club.
E' BASTATO UN MILIONE
L'Inter allora decide di alzare la posta. E accontenta subito Lotito. Come? Con un solo milione in più (30+1), e incaricandosi di pagare tutto il premio ai due club argentini da sola. Quando si dice che, a volte, basta poco.
La mattina del 25 agosto, allora, Correa vola a Milano e sostiene le visite mediche. La sera, svolto l'iter, i dirigenti nerazzurri lo vanno a trovare in albergo e festeggiano con una cena al "Patio del Gaucho", ristorante di Javier Zanetti. Tutti contenti? Sì: la Lazio ha incassato, e l'Inter ha subito trovato nel Tucu un uomo decisivo. Alla prima partita, infatti, l'argentino ha messo a segno una doppietta da subentrato contro il Verona.
Dal quel giorno, però, è a digiuno di gol, anche a causa di un infortunio. Ma chissà che questa assenza dal tabellino marcatori non possa placarsi proprio all'Olimpico, contro la "sua" Lazio, con cui ha disputato più di 100 partite tra campionato e coppe. La dura legge del gol... dell'ex potrebbe colpire ancora.