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Lorenzo
Cascini

Darwin e l’evoluzione del centravanti: “È il nuovo Cavani"
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Storie di evoluzione, non della specie questa volta ma del ruolo. Questa la storia di Darwin Nuñez, centravanti del Benfica che sta stupendo tutti a suon di gol. Compreso il maestro Tabarez, che lo ha convocato in nazionale dopo circa un anno dall’ultima volta. Quattro presenze con la celeste e due gol, di cui uno all’esordio. Una rete ogni due partite. La sentenza Nuñez, e in patria già se lo godono.  

"È il nuovo Cavani" 

Potente, rapido e quando attacca gli spazi non lo fermi”. “È il nuovo Cavani.” Questo dicono di lui in patria. Parole al miele, che valgono il doppio se pronunciate da un certo Diego Forlan. Una leggenda da quelle parti. Dopo la doppietta al malcapitato Barcellona in Champions League con la maglia del Benfica, si é meritato gli occhi di mezza Europa addosso. Alto (188 cm), potente e con un gran tiro. Davanti al portiere non perdona. Cecchino.  

Ha imparato a non risparmiarsi mai, nel calcio come nella vita


Cresciuto ad Artigas, zona poverissima dell’Uruguay al confine con il Brasile. La famiglia di Darwin é molto umile, il papà faceva il muratore e la mamma riciclava i rifiuti di strada, ma gli hanno insegnato l’importanza del sacrificio. Ha imparato a non risparmiarsi mai, nella vita prima che in campo.  
Fu scoperto dall’ex centrocampista del Genoa Perdomo che lo portò al Peñarol. Predestinato fin da bambino. Nella carriera di Darwin succede poi un qualcosa che rischia di cambiargli la vita: a 16 anni si rompe il ginocchio ed è costretto a stare fermo un anno. Pensa di dire basta con il calcio, poi il club di Montevideo lo ha convinto a restare. E lui li ha ripagati alla grandissima.  

 

Esplode nelle nazionali minori della Celeste. Fa sfracelli in Under 20, grazie a un’intuizione di mister Coito di farlo seguire da uno psicologo, che lo rigenera. È un altro giocatore e in campo vola, i fantasmi dell’infortunio sono lontani. Tanto che Tabarez gli regala l’esordio con i grandi e lui lo ripaga facendo quello che gli riesce meglio: gol. Lo ha notato anche il Benfica, che lo ha acquistato dall’Almeria per 24 milioni più il 20% della futura rivendita. In Champions League lo hanno già potuto ammirare, l’Europa è avvisata.

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