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Lorenzo
Cascini

De Ketelaere e il Milan, tra saluti e un corteggiamento durato oltre un mese. Ora è il momento dell’affondo decisivo
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Elegante, tecnico e dal passaggio filtrante d’oro. Chi conosce Charles De Ketelaere, lo fotografa così. Negli anni non è mai cambiato, ha sempre avuto una grande lucidità nelle scelte da prendere nonostante la giovane età. Come quando a 13 anni dovette scegliere tra il calcio e il tennis. Era considerato un potenziale campione in entrambi gli sport, scelse il pallone. Enfant prodige. Oggi si trova davanti a un’altra decisione importante. Da affrontare a testa alta e senza paura. Come ha sempre fatto in campo. “È un leader silenzioso, ha classe e carisma. In certi momenti dovrebbe però imparare a parlare di più”. Ne avrà tempo e modo, magari proprio in uno spogliatoio prestigioso come quello del Milan. 

 

Qualche anni fa avrei avuto paura a lasciare il Bruges, ora mi sento pronto. Sogno la Champions”. Parole sue, cariche di ambizione e voglia di dimostrare il suo talento. Lo vedi dallo sguardo, determinato e grintoso da sempre. Con un occhio al futuro e uno al Qatar, dove l’obiettivo sarà fare bene con il suo Belgio. Charles ora potrebbe arrivare al Milan dopo aver vinto la Pro League da capocannoniere della squadra con 18 gol e 9 assist. Protagonista. Pioli lo aspetta, il corteggiamento è durato tanto e ora potrebbe essere la volta dell’affondo finale.  

 La situazione e l’affondo del Milan 

 

De Ketelaere ieri non ha giocato neanche un minuto nella finale di Supercoppa del Belgio vinta dal suo Bruges contro il Gent. Segnale forte e chiaro. Il ragazzo è sul mercato e con ogni probabilità andrà via. Al termine della partita Charles ha preso il microfono in mano e ha salutato i suoi tifosi. Festeggiamenti che hanno un retrogusto di addio. Anche se è presto per sbilanciarsi, gli indizi ci sono tutti.  

 Quella di De Ketelaere e il Milan è stata una storia di occhiate, sguardi e ammiccamenti. Il giocatore ha sempre voluto il Milan, che lo ha sempre considerato la prima scelta. Quando il Leeds sembrava essere in vantaggio -  ingolosendo il Club Bruges con un’offerta da quasi 40 milioni di euro - si è messo in mezzo il ragazzo. “No grazie, aspetto il Milan”. Questa la sostanza del rifiuto. I rossoneri sono un club storico, con una grande società, un progetto solido e ben strutturato. In più sono tornati a vincere in Italia e hanno l’ambizione di arrivare più avanti possibile in Europa. Insomma le condizioni migliori per essere appetibili e fare gola a molti. Se tutto andrà come previsto il Milan potrebbe abbracciarlo già nel corso di questa settimana. Per ora va tutto avanti sotto traccia, tra segnali d’amore e voglia che questo matrimonio vada in porto.  

 

 

 Maldini e Massara sono a lavoro da più di un mese per regalare a Pioli il trequartista. Ormai l’identikit è chiaro, manca solo l’allungo finale. Il belga si incastrerebbe perfettamente nel 4-2-3-1 dell’allenatore rossonero, andando a riempire di qualità e fantasia la casella del trequartista dietro la punta. Charles in realtà sul fronte d’attacco può giocare ovunque: quest’anno ha fatto il 9 con grandi risultati, ma allo stesso tempo ha la classe e l’eleganza dei dieci più raffinati. Guizzi, strappi e filtranti nello spazio al servizio della squadra. Qualità non banali per un ragazzone alto 191 cm. Così ha stregato il Milan, che adesso non vede l’ora di vederlo in rossonero e di poterlo mettere al centro del progetto tecnico. Lui non sta più nella pelle, glielo leggi dagli occhi. Determinati e carichi, come lo sono da sempre. Dopo un’estate fatta di corteggiamenti, ammiccamenti e sorrisi,  adesso i tempi sembrano essere maturi. L'Italia lo aspetta. 

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