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Davide
Masi

Il dialogo tra i due agenti che hanno portato De Ketelaere al Milan. Dal Leeds al Barça fino alla volontà del giocatore
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Settimane di contatti, offerte, richieste e distanze da colmare. Per portare De Ketelaere al Milan si sono dovute sudare sette camicie. Chiedete conferma a Maldini e Massara, artefici e protagonisti dell’acquisto del belga. Profilo seguito da tempo e, finalmente, abbracciato. Charles è rossonero.

 

 

 

 



Ma chissà quanti retroscena di quest’affare ci sarebbero da raccontare. Dai dialoghi rimasti segreti alla volontà di De Ketelaere stesso. Di sfumature dietro questa trattativa ce ne sono a migliaia.

 

De Ketelaere-Milan, i retroscena

 

Siamo a inizio giugno. De Ketelaere è (inevitabilmente) al centro del mercato. Giovane, di qualità e di prospettiva. Insomma, piace a tanti. La prima fila è occupata da Leeds e Milan, ma gli inglesi, in quelle settimane, erano un passo avanti. "Il Leeds a un certo punto è stato molto concreto". “Sarebbe stato un bel progetto. Sicuramente lo volevano lì, avrebbe giocato titolare ogni settimana. Anche il Barça lo ha seguito a lungo". A parlare sono Tom De Mul e Yama Sharifi, agenti del giovane belga. 

 

 

 

 

A inizio estate, dunque, gli sembra in leggero vantaggio. Complice anche qualche difficoltà in casa Milan. Per essere precisi la situazione legata all’acquisizione del club e i rinnovi di Maldini e Massara. I rossoneri hanno da sempre tenuto d’occhio De Ketelaere, ma inizialmente senza affondare il colpo. E a fine giugno gli agenti del giocatore iniziano a cercare di smuovere la situazione: In quel momento il Milan cominciava già a muoversi un po'. Ma non bastava. Poi abbiamo preso i nostri telefoni e li abbiamo chiamati: ‘Milano, ora o mai più'”.

 

L’offerta del Leeds e la volontà di De Ketelaere

 

Da una parte gli inglesi che spingono (e mette sul piatto 40 milioni di euro), dall’altra il Milan ancora con il freno a mano tirato. Ma le intenzioni di De Ketelaere sono sempre state chiare: “Finanziariamente, la Premier League sarebbe stata l'opzione migliore. Per Club Bruges, per Charles, per noi. Ma Charles ha voluto aspettare ancora un po'. A un certo punto ha detto: ‘Voglio assolutamente andare al Milan’”.

 

 

 

 

Il Milan come prima scelta assoluta. Nessuna alternativa, Charles ha sempre visto i colori rossoneri nel proprio futuro. Ma resistere (e far resistere il Bruges) alla proposta del club allenato da Jesse Marsch non è stato semplice. Settimane in attesa del Milan

 

 

 

 

Le prime proposte dei rossoneri e le richieste del Bruges. Si è andati avanti ad oltranza alla ricerca di un’intesa. E tra i due club ci sono stati anche momenti tesi: “A un certo punto, le cose sono andate male tra le due società”. Qui il grande lavoro dei due agenti sel belga.

 

I due portano avanti i dialoghi con il Milan, cercando di fare alzare la proposta recapitata al Bruges. C’è bisogno di uno sforzo maggiore dei rossoneri per portarsi a casa De Ketelaere. Il Milan aveva il suo limite. E non quello che aveva il Leeds”. Budget differenti e offerte sul piatto molto diverse. Ma quando è il Milan a chiamare, tutto il resto passa in secondo piano. 



L’accordo tra i due club e l’arrivo in rossonero



Alla fine il tanto atteso accordo è arrivato. Al termine di una trattativa diventata quasi un tormentone, De Ketelaere è approdato a Milano. Nelle casse del Bruges 36 milioni di euro (bonus compresi). La presentazione in maglia rossonera, le prime parole da nuovo giocatore del Milan e l’inizio di una nuova avventura. Charles ha ottenuto ciò che desiderava.

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