Il protagonista della serata di venerdì in Ligue 1 è stato Habib Diallo dello Strasburgo. Nella partita contro il Metz, l'attaccante senegalese classe 1995 si è messo in luce con una doppietta. 3-0 finale e mani dietro le orecchie per lui, un po' per sentire il boato della sua curva in grande festa per la vittoria del 'Derby dell'Est', un po' in segno di piccola rivincita. Il Metz, infatti, era il suo ex club, quello che lo ha fatto crescere e che poi l'ha mandato via con un triste finale.
Chi è Habib Diallo
Habib Diallo nasce il 18 giugno 1995 a Thiès, in Senegal, a una settantina di km dalla capitale Dakar. A 15 anni passa un provino con l'AS Academie Generation Foot e si trasferisce nella capitale del Paese. L'accademia è affiliata al Metz, che da lì aveva già scovato talenti come Sadio Mané e Ismaila Sarr (oggi al Watford). A 18 anni Diallo si trasferisce nel club granata e realizza il sogno di giocare in Europa. Forte nel gioco aereo, veloce e dotato di buona tecnica, dal 2015 al 2020 segna 48 gol con il Metz e 18 gol in un anno e mezzo a Brest (girato in prestito dal gennaio 2017 a maggio 2018). Poi, un anno fa con il Metz qualcosa va storto.
L'aneddoto sul suo trasferimento allo Strasburgo
Ottobre 2020. Il club granata ha bisogno di entrate importanti per superare il grave momento di difficoltà economica causato dalla pandemia e dallo stop del campionato. Il giocatore col migliore valore di mercato è Diallo che quindi viene 'sacrificato' e ceduto... ai rivali storici dello Strasburgo, per circa 10 milioni di euro. Le casse del Metz sorridono, i tifosi un po' meno. La loro rabbia è tanta e la sede del club viene presa di mira: "Vergogna", "Codardi", alcune scritte all'esterno degli edifici del Metz, fatte dai tifosi che non risparmieranno neanche il giocatore. Diallo poi risponderà 'involontariamente' alle voci e alle accuse di 'tradimento': in un audio che fece il giro dei social network, il giocatore ha spiegato a un amico il motivo della sua partenza: "Io non volevo andarmene e avevo detto alla società che sarei rimasto, ma loro mi dissero che se non avessi accettato non avrei più giocato: hanno forza la mia cessione. Avevano bisogno di soldi". La storia tra Diallo e il Metz finisce così.
Valigie fatte a malincuore con dentro una piccola rivincita da prendere. Strasburgo 3-0 Metz, Diallo protagonista. Mani dietro le orecchie, come a dire al suo vecchio club: "Era meglio se mi aveste dato retta".