È stata l’estate di Ronaldo, Messi e Lukaku. Mesi di grandi trasferimenti. Inaspettati, entusiasmanti. Ma i protagonisti del mercato, soprattutto in Italia, sono stati anche loro, gli allenatori. Con i loro schemi, le loro visioni, i loro viaggi. L’addio di Conte, il ritorno di Allegri, l’arrivo di Inzaghi, l’avventura in Ucraina di De Zerbi, Gattuso, Italiano e… l’approdo di Dionisi sulla panchina del Sassuolo. Mesi particolari i suoi. La cavalcata e la promozione con l’Empoli. La sensazione della permanenza. I flirt con la Sampdoria. La chiamata di Carnevali. Trattative, incastri, segreti e retroscena. Scopriamo tutto ciò che è successo in quei caldissimi giorni d’estate.
Le idee di Carnevali
Per comprendere il presente, bisogna conoscere il passato. Ed è lì che stiamo tornando. Per la precisione alla fine dello scorso campionato. De Zerbi, dopo un’altra importante stagione sulla panchina neroverde, decide di lasciare l’Italia. Direzione l’estero. Per la precisione, Donetsk. Carnevali inizia a valutare diversi profili. Uno lo attira in particolar modo. ‘The Professor’, Ralf Rangnick. Innovatore, peculiare, visionario. Un po’ come il suo Sassuolo. Il tedesco, inoltre, sarebbe stato la scelta di Galliani per la panchina del Monza, in una eventuale promozione in A. L’ex Lispia però non è convinto e declina l’offerta di Carnevali: “Grazie del pensiero, ma non me la sento”. La scelta cade dunque su Alessio Dionisi, l’allenatore che ha riportato l’Empoli nella massima serie, dopo un entusiasmante campionato in B. Empoli che, però, decide di lasciare subito. Prima la trattativa con la Samp, che non trova l’accordo sulla cifra d’uscita con la squadra di Corsi. Poi il Sassuolo, con la volontà di continuare e portare avanti quel percorso segnato nel solco della progettualità e delle idee. Un profilo giovane e di talento, come era stato per il suo predecessore De Zerbi.
Dionisi, dalla D al Sassuolo
Domenica 28 novembre, Milan-Sassuolo. Mercoledì 1 dicembre, Sassuolo-Napoli. Due partite. Quattro punti. La squadra di Dionisi ha fermato le prime della classe. Bel gioco, idee, gol. Prestazioni. Il culmine, per ora, di un viaggio iniziato anni fa. Il viaggio del suo allenatore. Dionisi inizia la sua carriera in D con l’Olginatese. Poi le avventure con il Borgosesia e il Fiorenzuola. Nel 2018 il salto in C sulla panchina dell’Imolese, portata per la prima volta nella sua storia ai playoff. Le stagioni successive la B con il Venezia e, appunto, l’Empoli. Infine, il Sassuolo. L’avvio non è dei migliori. A mancare non sono tanto le prestazioni, bensì i risultati. Risultati che poi, piano piano, arrivano. Spiccano le vittorie con la Juventus e il Milan e il pareggio con il Napoli. Il Sassuolo ha fermato le grandi e ha aggiunto un ulteriore e decisivo tassello nel suo percorso e nella ricerca di una piena maturità. La volontà è quella di continuare a crescere. La volontà del Sassuolo. La volontà di Dionisi, l’allenatore arrivato dalla Serie D.