Se Napoli-Udinese ha un suo protagonista, la memoria non ci mette molto a trovarlo. Sguardo verso il passato, certo. Ma con un occhio al futuro. Vi ricordate Maurizio Domizzi? A settembre aveva scelto di non essere più l’allenatore della Fermana: si era dimesso infatti nella giornata di oggi per differenza di vedute. Nel calcio capita, ma la scelta è stata tanto sofferta quanto ponderata. “Così non si poteva più andare avanti”. E aveva deciso di fermarsi qui. 

Niente esonero, ma la scelta di rinunciare a un contratto per un progetto che non sentiva più suo. La decisione è stata comunicata in mattinata, dopo ore di riflessione che erano partite già da una settimana prima. Il 4-0 subìto contro il Modena, poi, è stato decisivo. 

Differenza nel modo di vedere alcuni dettagli, differenza di vedute: separarsi era una conseguenza inevitabile e probabilmente la scelta più giusta per entrambe le parti che adesso andranno avanti. La Fermana ha individuato il sostituto, Domizzi, invece, penserà a ripartire alla grande.

Facendo tesoro dell’esperienza appena terminata. Aspetti positivi e non. Necessario resettare, ricordando quanto di buono fatto lo scorso anno a Pordenone, che in 8 partite aveva raggranellato qualcosa come 12 punti. Decisivi lo scorso anno, e non facili. Perché subentrare a un gigante come Tesser e arrivare comunque alla salvezza non era semplicissimo (i quattro allenatori di questa stagione lo dimostrano). Non semplice, appunto. Come non lo era decidere di fermarsi con la Fermana. Aspettando un'occasione che potrebbe arrivare molto presto.