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Dzeko-Roma, quella scintilla improvvisa e inaspettata. E il futuro con Mou...
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Nella sua carriera, Edin Dzeko non è mai rimasto per sei anni nella stessa città prima di approdare a Roma. Un vero e proprio amore, iniziato quasi per caso. Nel luglio 2015 l’agente dell’attaccante bosniaco Silvano Martina passa per puro caso dalle parti del Grand Visconti Palace Hotel, dove alloggia sempre il direttore sportivo Walter Sabatini quando viene a Milano.

 

Lì scocca la scintilla. Improvvisa, inaspettata. Forse proprio per questo ancora più bella. Sabatini, infatti, è alla ricerca di un attaccante per la Roma. Martina risponde subito: "Ce l’ho! Gioca nel Manchester City e si chiama Edin". «Chiamalo subito, lo compro» incalza entusiasta il ds.

 

Qualche giorno dopo i due partono per Spalato, in macchina, pensando che da Venezia il viaggio duri all’incirca un paio d’ore. Qualcosa, nel conteggio dei chilometri, va storto. «Quanto diamine ci stiamo mettendo?!». Dopo cinque ore e un’auto che si è trasformata in una nube tossica per tutte le sigarette fumate da Walter, i due arrivano a destinazione e convincono il giocatore dopo un bel pranzo a base di pesce.

 

E pensare che Dzeko, prima di quella volta, in due circostanze era stato vicino alla Serie A. È il 2009 quando il Milan stava per chiudere la trattativa con il Wolfsburg per l'attaccante bosniaco, ma Berlusconi non diede il via libera all'operazione come per Aly Cissokho (QUI la storia). Qualche anno dopo ci provò anche la Juventus, frenata dalla richiesta dei tedeschi da 30 milioni di euro. A Roma è scoccata la scintilla, nonostante la stagione attuale si sia rivelata avara di emozioni - complice il rapporto con Fonseca - pur con dodici gol messi a segno.

 

E il futuro?

Per Dzeko sarà un'estate incandescente. Il suo contratto, infatti, scadrà tra un anno e a breve ci sarà un cambio della guardia in panchina con l'arrivo di José Mourinho. La posizione di Dzeko verrà valuta insieme alla società, al direttore sportivo Tiago Pinto e al nuovo allenatore. Le criticità sullo stipendio alto e l'età rimangono anche con Mourinho, ma il giocatore piace allo Special One e potrebbe essere uno dei senatori dentro lo spogliatoio. Figure di cui Mou non si priva mai nelle sue avventure.

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