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Marco
Juric

Prima Sassuolo, poi Crotone: Erlic difensore goleador... da salvezza
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Un gol di un'importanza capitale. Il secondo in Serie A per Martin Erlic, dopo quello al Sassuolo del febbraio scorso. Un altro colpo di testa, per un'altra vittoria, questa davvero capitale. Al 92', nella sfida cruciale contro il Crotone. 3-2 finale e 32 punti in classifica, con un +10 dalla zona retrocessione. Solo il Chievo in Serie A aveva fatto meglio dopo 30 giornate e tutto lo Spezia adesso sogna una salvezza storica.

Merito di questo ragazzone di Zara, arrivato nel 2018 dal Sassuolo, il club che lo aveva cresciuto nelle sue giovanili, dopo averlo salvato dagli abissi societari del Parma di Manenti, senza però dargli mai la possibilità di giocarsi le sue carte. Una fiducia che da tre anni gli sta dando invece lo Spezia e Vincenzo Italiano, ripagata ancora una volta con il gol.

 

 

Un viaggio quello di Martin Erlic partito da Tinj, un piccolo paesino in Croazia a 30km da Zara. I primi calci a Zagabria, poi il ritorno a casa, nelle giovanili del Rijeka. E proprio da Fiume è iniziata la sua avventura italiana, quando a 15 anni lo scopri Francesco Palmieri, allora responsabile dello scouting del Parma.

Fu sua l’intuizione di tesserarlo - aspettando il compimento dei 16 anni. Era ancora la società di Ghirardi, che da un punto di vista di scouting era a ottimi livelli. Giocava nei giovanissimi. Sognava l’esordio con i ducali, ma qualcosa andò storto: nel 2015, il Parma dichiarò fallimento e Martin venne convinto da Palmieri ad andare al Sassuolo. “Continueremo a lavorare insieme”, gli disse. Era un modo per non disperdere i frutti di un lavoro portato avanti per anni.

 

 

Due anni in Primavera e il prestito al Sud Tirol “per farsi le ossa” però non bastarono a convincere il Sassuolo a portarlo con i grandi. O meglio, non convinsero chi chiuse la maxi operazione con lo Spezia. In Liguria Martin Erlic - insieme a Federico Ricci e Riccardo Marchizza - in Emilia un piccolo indennizzo e il 50% della futura rivendita del difensore croato. Traduzione economica di un “grazie Martin, ma abbiamo fatto altre scelte”. 

E’ l’estate del 2018 e sull’affollato treno Reggio Emilia-La Spezia ci sono due passeggeri che si conosco molto bene. Martin Erlic con la valigia in mano e il biglietto regalato dal direttore dell’area tecnica dello Spezia. Proprio quel Guido Angelozzi che nel 2015 da dt del Sassuolo lo aveva preso dal Parma fallito e portato in Emilia. Il resto è storia recente, dalla promozione ai gol che potrebbero valere la permanenza in Serie A, passando per un grave infortunio al ginocchio. Sempre con la maglia dello Spezia, l’unica che gli ha dato davvero la chance di vivere il suo sogno. 

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