Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Disabilita l'adblock

Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Chiudi

Davide
Masi

La fumata bianca con il Napoli e quei sondaggi di Inter e Roma: gli intrecci di mercato di Fabián Ruiz
fabian-ruiz-napoli-image-gpo

Incanto e meraviglia. Devono essere state queste le emozioni provate da Giuntoli guardando Fabián Ruiz nel 2018. Ma d’altronde è davvero difficile non rimanere estasiati dal talento dell’andaluso. Velocità di pensiero e un sinistro capace di trasformare in oro qualsiasi pallone. Il Napoli ci aveva visto lungo.

 

I sondaggi di Inter e Roma e l’assalto del Napoli

 

Ma Giuntoli non fu l’unico a notare le qualità dello spagnolo. Nato e cresciuto a Siviglia e diventato grande con addosso la maglia del Betis. Quattordici anni con los verderones. Dal 2004 al 2018, l’anno del passaggio al Napoli.

 

 

 

 

Fu proprio la stagione 2017/18 a consacrare Fabián. I top club europei iniziano a tenerlo d’occhio. E in Italia è l’Inter a provarci concretamente. I primi sondaggi ci furono a gennaio. I nerazzurri avviarono i contatti per capire la fattibilità dell’affare. Ad ingolosire Ausilio è la clausola presente nel contratto dello spagnolo. 15 milioni di euro per liberarlo. 

 

Qualche giorno dopo, però, Fabián decide di rinnovare con il Betis. Contratto fino al 2023 con una clausola da 30 milioni di euro. L’Inter continua comunque a seguirlo, ma la trattativa non decolla. I contatti cessano e Ruiz resta a Siviglia. Almeno fino a giugno.

 

 

 

 

Perché dopo i sondaggi dell’Inter e qualche timido interessamento della Roma, è il Napoli a fare sul serio. A preoccupare Giuntoli, però, è l’interessamento dell’Atletico Madrid. Simeone lo vuole a tutti i costi e Fabián sembra preferire la permanenza in Spagna. Esatto, sembra. Perché il prosieguo della storia dice tutt’altro.


A fine giugno il Napoli paga la clausola rescissoria. 30 milioni di euro versati nelle casse del Betis. Ruiz approda in Serie A. Oggi il classe 1996 è tra i migliori centrocampisti del nostro campionato. Creatività e inventiva. Il calcio secondo Fabián.

SCROLL TO TOP