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Farias, la solitudine della Joya del Colon
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Diciannove anni compiuti da meno di un mese e il sogno di aver vinto con la squadra del cuore già realizzato. Nell’anno del Colon sorpresa e campione della Copa de la Liga, Facundo Farias è l’ultima rivelazione del futbol albiceleste.

Chi è

La Joya del club santafesino aveva esordito in Prima Squadra nel 2019 ed è stato uno dei protagonisti della vittoria del titolo lo scorso giugno. E adesso è stato inserito nella lista dei 2002 più talentuosi al mondo stilata dal CIES. 175 cm di fantasia concentrata, trequartista di piede destro col numero 10 nelle giovanili e oggi seconda punta con la maglia numeor 35, Farias si ispira a Tevez di cui incarna lo stile di gioco e lo spirito del ‘potrero’. Personalità e carattere per un talento abitualmente convocato nelle selezioni giovanili argentine dai ct Placente e Aimar. 

Il campione rimasto solo

35 presenze e 8 gol con la maglia Sangre y Luto (‘Sangue e lutto’ per indicare i colori rossoneri), per cui Facundo ha sempre tifato, tant’è che da bambino nel Barrio Los Hornos i vicini lo riconoscevano come ‘il ragazzino con la maglia del Colon’. Un’infanzia difficile, segnata dalla morte della madre Monica, scomparsa a 26 anni a causa di un tumore. Era lei ad accompagnarlo ad ogni allenamento alla scuola calcio del Corinthians di Santa Fe, la squadra del quartiere. Ed è per lei che si è tatuato sul braccio destro la ‘Porta del Cielo’.

Lo scorso maggio, una settimana prima dalla vittoria della Copa de la Liga, Farias ha perso anche suo padre Marcos, affetto da cirrosi e ricoverato per coronavirus. Come se non bastasse, il giorno della vittoria della finale contro il Racing, Facundo non è sceso in campo e non ha potuto prendere parte ai festeggiamenti con i suoi compagni, a causa di un errore della clinica riguardo al suo test anti-covid. Il risultato del test - positivo - era stato scambiato con quello di un suo omonimo, tesserato nel settore giovanile del Colon.

Difficoltà 

Una beffa, ma il momento nero non è finito visto che dopo appena un mese a lasciarlo è stata la nonna, che si era presa cura di lui dopo la scomparsa della mamma. L’ennesimo colpo duro nel giro di poco tempo e il pallone come unica via di fuga da una realtà crudele. A sostenerlo oggi ci sono la sua fidanzata Abril e il suo agente Martin Sendoa, nella doppia figura di padre e procuratore visto che lo conosce da quando aveva 13 anni. 

Con un contratto fino al 2023 e senza il passaporto comunitario, di recente l’Orlando City aveva provato ad acquistare Farias, ma l’offerta degli statunitensi non è stata accettata dal Colon, che vuole i 10 milioni di dollari della clausola rescissoria. Gli occhi della MLS, ma anche quelli di alcuni club europei in vista del prossimo mercato di gennaio, per quella che potrebbe rivelarsi la più importante cessione della storia del club.

di Mattia Zupo

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