Una grafica che ritrae la coppa del Mondo appoggiata sul tavolo della sala stampa. Dietro, un cartellone viola con stampati tanti numeri 8 dorati vicino al simbolo della Fiorentina. Indizio social, ora va di moda così.
Qualche ora dopo, sempre nel pomeriggio del 25 maggio, è arrivata l’ufficialità: Rino Gattuso è il nuovo allenatore della Fiorentina. E in un attimo, pensando al nuovo condottiero, l’intera città di Firenze ha iniziato ad aspettarsi tanto.
Gattuso: la prima scelta. Torna il 4-3-3?
Un po’ perché arriva un allenatore che nelle ultime stagioni si è sempre giocato la Champions e ha allenato in società importanti, un po’ perché la Fiorentina lo aveva da tempo messo nel mirino come candidato principale per la panchina.
Joe Barone lo ha corteggiato per mesi, incontrandolo diverse volte e gli ha solo proposto il futuro sulla panchina della Fiorentina, ma lo ha attratto con una visione condivisa del progetto.
Gattuso sarà partecipe di tante scelte, prima fra tutte quella dei giocatori. Ognuno dovrà passare il “test” del ritiro per dimostrarsi all’altezza e con le qualità adatte per far parte del nuovo corso viola. Ma Rino ha già dato l’ok per quanto riguarda la rosa, vede potenziale, in alcuni anche inespresso, nei suoi nuovi giocatori.
A livello tattico, Gattuso riproporrà o il suo modulo classico, il 4-3-3, oppure varierà leggermente schierando un 4-2-3-1. La differenza principale rispetto al 3-5-2 proposto da Iachini riguarderà la necessità degli esterni offensivi, per questo Pradè è già al lavoro su indicazione dell’allenatore per trovare i profili adatti al suo gioco.
La difesa della nuova Fiorentina: fra intoccabili e possibilità di mercato
Come detto, Gattuso vede grandi potenzialità nella rosa. A partire dal portiere: Dragowski è intoccabile, non è mai stato messo in discussione e resterà a Firenze nella prossima stagione.
In difesa, Milenkovic potrebbe partire solo con un’offerta adeguata, sia economicamente per quanto riguarda la società, sia a livello di ambizioni per il giocatore: il serbo è disposto a lasciare la squadra solo se verrà convinto da un grande club, ovvero se sente di fare un passo in avanti importante nella sua carriera.
Per il compagno di reparto Pezzella invece, si aspetta il dialogo con Gattuso nelle prossime settimane. L’argentino vuole rassicurazioni sul suo minutaggio e avere la certezza di non essere un’alternativa nella Fiorentina che nascerà.
La rivincita di Kokorin? Torna anche Sottil. Callejon in dubbio
In attacco invece, Gattuso tenterà di rilanciare Kokorin, che ha avuto pochissimo spazio dal suo arrivo nel gennaio scorso, ma è un profilo molto apprezzato dal tecnico, che apprezza la sua duttilità: potrebbe giocare in ogni ruolo del tridente offensivo.
Il ritrovamento con Callejon, che è stato allenato dal campione del Mondo del 2006 al Napoli, potrebbe invece non essere proficuo. Lo spagnolo, che ha vissuto una stagione da subentrante a Firenze, sarà valutato durante il ritiro estivo per capire la compatibilità con il progetto tecnico e tattico.
Nessun dubbio per quanto riguarda Sottil, che rientrerà dal prestito al Cagliari. La Fiorentina punterà forte sull’esterno classe ’99, che nel 4-3-3 di Gattuso potrebbe trovare finalmente continuità di rendimento e di prestazioni.
Tra certezze, conferme e qualche dubbio nasce il nuovo regno di Rino. Il pubblico di Firenze non vede l’ora di tornare allo stadio, perché con un leader così in panchina si può finalmente tornare a sognare.