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Paolo
Borella

Frey, il dopo Buffon e la lezione per non far rimpiangere Donnarumma
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Giovane, promettente e senza paura. Queste sono le caratteristiche espresse da Mike Maignan, nuovo portiere del Milan, dentro e fuori del campo. In più, quel pizzico di follia necessaria a tutti i grandi del suo ruolo. Una serie di attributi che non fa altro che aumentare le similitudini con la traiettoria di Sébastien Frey, ultimo transalpino ad arrivare fra i pali di una squadra milanese da talento assoluto.  

Frey: "Il mio dopo Buffon a Parma. Parlano le prestazioni" 

Nel suo caso fu l’Inter, che nel ’98 lo portò a Milano disegnando per lui una traiettoria di crescita graduale. Per Maignan invece, subito il compito pesante di sostituire Gigio Donnarumma, in partenza dopo 6 stagioni a difesa dei pali del Milan: “Io ebbi un ruolo simile quando andai a Parma” ci racconta Frey, “arrivai nel 2001 a sostituire quella che già all’epoca era una vera e propria leggenda, Gianluigi Buffon (che attualmente è ricercato proprio dal Parma). Non ci sono grandi segreti, mi conquistai il rispetto della gente con le prestazioni sul campo. Chiaramente all’inizio puoi sfruttare il credito che il pubblico ti concede da nuovo arrivato, ma poi parla il campo e lì bisogna essere all’altezza”. 

Il portiere francese, che in Italia ha difeso la porta di Inter, Parma e Fiorentina fra tutte, si è trovato con un’eredità pesante in Emilia, ma ha saputo sfruttare la sfida a suo favore: “Feci la scelta di lasciare l’Inter per provare una nuova esperienza che poteva farmi crescere a livello personale. Credo sia andata bene, a Parma abbiamo fatto cose importanti in quegli anni e nel 2005 sono riuscito a salutare con la squadra in Serie A dopo lo spareggio vinto con il Bologna. In quegli anni, nessuno mi ha mai parlato di Buffon, quindi credo sia un ulteriore segnale positivo”.  

La sfida continua fra Buffon e Frey

Frey divenne una colonna del campionato italiano, venendo costantemente citato nelle classifiche dei migliori portieri: “Per me è stato un orgoglio. Da straniero non era facile farsi rispettare in un altro Paese, ma penso di esserci riuscito. Ogni anno con lo stesso Buffon, eravamo in competizione per essere i migliori nel nostro ruolo. Ma fra me e lui, al di là della sana competizione, c’è stata sempre tanta stima e rispetto reciproco, oltre che una bella amicizia”.  

"Credo in Maignan, ha statistiche mostruose" 

Simile può essere il percorso di Maignan, che sostituisce Donnarumma e potrebbe ritrovarlo da avversario nel campionato italiano (Qui le ultime sul suo futuro). Secondo l’ex portiere cresciuto nelle giovanili del Cannes però, come nel suo caso, il nuovo arrivato ha tutte le chance di non far rimpiangere Gigio: “Non conosco personalmente Maignan, ma mi ha fatto un’ottima impressione. È già stato protagonista in una squadra di livello, vincendo il titolo con il Lille

Ha delle statistiche mostruose, credo molto in questo ragazzo. Ha grande reattività e ti dirò, mi ci rivedo a livello di esplosività nei movimenti”.

La “benedizione” francese dunque è arrivata. In attesa che Maignan conquisti il Milan e i suoi tifosi, a suon di parate.

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