L'ha rifatto Adolfo Gaich. Questa volta su uno dei palcoscenici più importanti d'Italia: gol vittoria contro Juventus all'Allianz Stadium. Secondo gol in Serie A, alla quinta presenza assoluta. Non male per un calciatore fortemente voluto dal ds del Benevento Pasquale Foggia e quasi "regalato" dal CSKA Mosca che dopo soli 6 mesi aveva smesso di credere in lui.
Ma non è stato facile per il Benevento portarselo a casa. La concorrenza durante l'ultima sessione di mercato era tanta, visto il suo passato da goleador talentuoso al San Lorenzo. Europea ma anche italiana, con il Genoa, su tutti, che direttamente con il presidente Preziosi trattava il suo acquisto. Telefonate su telefonate con l'intermediario dell'operazione: "Sei pronto? Manca poco e chiudiamo". Ma quel momento non arrivava.
Il Genoa era bloccato lì davanti. Senza l'uscita - poi non avvenuta - di Scamacca nel giro di attaccanti con Sassuolo e Juventus, il club di Preziosi non poteva fare acquisti. Uno stallo prolungato, durato oltre dieci giorni. In parallelo il Benevento, bravo a lavorare ai fianchi e poi concludere un'operazione già vinta dopo soli due mesi.
Prestito di 6 mesi più opzione di rinnovo per un altro anno e diritto di riscatto già fissato a 10 milioni di euro. Pasquale Foggia ha sempre creduto nel suo talento, inseguendolo per quasi un anno. Milan e Inter non tentarono l'affondo decisivo questa estate, ci pensarono i rubli russi a convincere il disastrato - economicamente - San Lorenzo della bontà dell'offerta. Sei mesi in Russia difficili, poi l'occasione che Foggia ha saputo cogliere con pazienza. E ora Inzaghi e il Benevento ringraziano.