Vialli e quella trattativa saltata con il Milan per…il mare

ll calciomercato da tantissimi anni regala parecchi retroscena curiosi e interessanti, che spesso vanno oltre ogni immaginazione. Nel maggio 1986 Gianluca Vialli, all’epoca attaccante della Sampdoria, poteva diventare un calciatore del Milan. Una trattativa che era ben impostata ma che si è arenata per volontà dello stesso calciatore. Perché? A Milano mancava il mare.

Maggio 1986, quando Vialli poteva diventare un calciatore del Milan
Il 1986 è il primo anno della gestione del Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Entrambi erano pronti ad iniziare un ciclo vincente di successi, che poi durerà fino agli anni 2000. Per rendere questo club uno dei migliori al mondo però servono giocatori di qualità. Nel mirino della dirigenza c’era proprio Gianluca Vialli. La trattativa parte nel maggio del 86′ mentre l’attaccante della Sampdoria è impegnato con la Nazionale in una amichevole a Napoli contro la Cina. Proprio in questo frangente, Galliani ha invitato il presidente blucerchiato Mantovani ad Arcore per definire l’accordo che prevedeva l’arrivo di Vialli in rossonero e Catello Cimmino alla Samp (veniva da un’ottima stagione all’Ascoli in prestito proprio dal Milan). Sembrava tutto fatto.

Lo step successivo per Galliani era trovare l’accordo economico con il giocatore. Il lunedì successivo Vialli è tornato a Genova dopo l’amichevole con l’Italia (ultima gara prima dei Mondiali in Messico) quindi il giorno stesso il dirigente rossonero parte per la Liguria per trattare con l’attaccante. La prima domanda dell’incontro che però fa Gianluca non riguarda il lato economico e chiede: “Dottore ma per caso a Milano c’è il mare?“. Galliani risponde: “Mare non proprio (ride ndr), dal mio studio c’è una bella vista sul laghetto…“. Inoltre, l’AD del Milan ribadisce che lui è nato a Cremona e lì nemmeno c’è il mare. Vialli ribadisce: “Io senza mare non posso vivere“. La particolarità in questo caso è che lui nemmeno affronta l’aspetto economico della trattativa perché Genova non la vuole lasciare per il mare.
Alla fine Galliani, visto che è sfumata l’ipotesi di approdo di Vialli a Milano, vira su Giuseppe Galderisi, protagonista dello scudetto con l’Hellas Verona nel 1985. Un’estate dopo poi arriva Marco Van Basten e il resto è storia nota, fatta di gloria e successi per il club rossonero.
A cura di Federico Rosa