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Lorenzo
Cascini

Inzaghi e la prima volta da avversario contro la sua Lazio. Ecco come andò la trattativa con l'Inter
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Era il 1999 quando Simone Inzaghi firmava il suo primo contratto con la Lazio. Quella che poi sarebbe diventata casa sua, prima da giocatore e poi da allenatore. Ventidue anni di amore e fedeltà. 

Domani tornerà all’Olimpico per la prima volta da avversario: tanti sono i ricordi che gli passeranno per la mente. Dallo scudetto vinto nel 2000 ai successi raggiunti da allenatore. Sono oltre 200 le partite giocate da calciatore, più undici anni da allenatore tra Allievi, Primavera e prima squadra. Una vita. Certo é che non sarà mai una partita come le altre. 

 

 
Eppure a Maggio sembrava che la sua storia d’amore con la Lazio fosse destinata a proseguire: l’allenatore e il presidente Lotito avevano infatti trovato l’accordo in un incontro avvenuto a Villa San Sebastiano. Poi la cena, tanti sorrisi e un rinnovo che sembrava cosa fatta. Poi il clamoroso dietrofront, nella notte. L’Inter, alla ricerca di un allenatore dopo l’addio di Conte, insiste e convince Inzaghi a lasciare la capitale. Scelta di ambizione, perché il cuore rimarrà sempre biancoceleste.  

 

Lotito non l’ha presa bene, ma non ha potuto fare nulla per impedire la separazione. “Poteva dirmelo prima di stringermi la mano. Io avevo il contratto pronto, lui doveva solo raggiungere Calveri per sottoscriverlo a sua volta, ma non si è presentato”. Niente da fare, il futuro di Inzaghi è nerazzurro. 

 

 

Decisivo è stato il tentativo in extremis di Marotta. Un’offerta allettante e nuovi stimoli hanno portato l’allenatore ad accettare. Una decisione sofferta e che ha avuto dell’incredibile, soprattutto per le dinamiche con cui si è verificata. Domani affronterà la Lazio da avversario per la prima volta. Nel suo stadio, o meglio a casa sua.

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