Pedro alla Lazio sta vivendo una seconda giovinezza, quella sembrata perduta a Roma sponda giallorossa, ma più viva che mai su quella biancoceleste. Per prelevarlo dai cugini, Lotito dovette penare, non per i costi del cartellino ma per l'indice di liquidità. Lo stipendio del giocatore è stato ammortizzato, invece, dal Decreto crescita.
Lazio-indicatore di liquidità: come si è risolta
Partiamo dall'indicatore di liquidità. Bloccava il calciomercato della Lazio e i tesseramenti di chi già c'era. Lotito ha immesso nuovo capitale ed è riuscito a portare avanti la campagna acquisti dei biancocelesti.
E poi, c'era la questione stipendi. La Roma aveva pensato di cedere all’estero l’attaccante, ma avrebbe perso il vantaggio del decreto crescita. Nello specifico, avrebbe dovuto pagare allo Stato 3,5 milioni di indennizzo.
La Lazio ha preso il giocatore senza esborso economico ma accollandosi le spese dell’ingaggio, di quasi 8 milioni lordi sui due anni. E’ previsto un bonus (da definire) legato a presenze o raggiungimento di obiettivi.
Così, si sono risolti tre problemi in un colpo solo. Primo: la Lazio e l'indicatore di liquidità. Secondo: la Roma e la questione degli ingaggi, con l'abbattimento dei costi. Terzo: ultimo, ma non ultimo. Sarri. Che aspettava rinforzi. Ed è arrivato. Eccome se è arrivato