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Redazione

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Lee Young Pyo e quel no alla Roma per volere di Dio
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Nella storia del calciomercato tante trattative sono saltate per diversi motivi, ma solo una non è andata in porto a causa della...religione. Il protagonista si chiama Lee Young Pyo, terzino sinistro sudcoreano che nel 2006 è stato vicino a vestire la maglia della Roma. Quella Italia che Pyo aveva conosciuto quattro anni prima, ma con la nazionale nella famosa sfida del Mondiale 2002 condizionata dall'arbitraggio dell'ecuadoriano Byron Moreno.

 

Lee Young Pyo, nel 2006, era di proprietà del Tottenham. Tra gli Spurs e la Roma si era creato un canale di mercato che aveva portato Mido a Londra. L'egiziano era già stato in prestito al Tottenham per 18 mesi e la società era pronta ad uno sforzo per acquistarlo a titolo definitivo. Una trattativa andata effettivamente in porto a differenza di quella che doveva portare Lee Young Pyo a Roma.

 

Sono gli ultimi giorni di mercato e la Roma aveva individuato in Pyo il rinforzo per la corsia di sinistra da mettere a disposizione di Luciano Spalletti. È il 29 agosto quando l'agente del sudcoreano atterra a Roma, fiducioso di chiudere la trattativa il giorno successivo quando nella Capitale sarebbe dovuto sbarcare anche Lee Young Pyo. Il terzino, però, non arriverà mai in Italia. "Durante la notte ho sognato Dio e mi ha detto di non andare a Roma" la spiegazione data dal giocatore al suo agente alle 6 del mattino.

 

Il procuratore, disperato e in crisi, alle ore 8.00 doveva incontrare la dirigenza giallorossa per definire l'accordo e serviva un modo per spiegare il rifiuto del giocatore. Quando Daniele Pradè sente il motivo del "no" resta spiazzato. Sembra uno scherzo, ma in realtà non lo è. Alla fine Lee Young Pyo rimase a Londra grazie al volere...di Dio.

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