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Redazione

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L’Atalanta acquista Lovato e ci guadagnano…Padova e Genoa, il retroscena
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Valorizzare i giovani, anche italiani, lo stai facendo nel modo giusto. Questo si potrebbe dire all’Atalanta dopo aver chiuso il colpo Matteo Lovato per la difesa. Il difensore classe 2000, già Nazionale Under-21 con Nicolato, arriva dal Verona per 8 milioni più 3 di bonus.

Un colpo importante per la difesa del Gasp

Un investimento importante, per una società come quella nerazzurra sempre attenta alle giovani promesse e con l’obiettivo di fare operazioni intelligenti, per il presente e per il futuro. I primi tasselli erano già stati messi con l’arrivo di Musso (il retroscena del suo arrivo) dall’Udinese al posto di Gollini per la porta e di Pezzella dal Parma per fare il vice Gosens. Ora arriva anche l’acquisto di Lovato in difesa per aggiungere qualità ad un settore già importante. Il difensore italiano infatti non va considerato come l’eventuale sostituto di Romero, per cui ci saranno nuovi contatti a metà della prossima settimana con il Tottenham, ma un innesto in più per affrontare adeguatamente il campionato e la Champions League del prossimo anno.  

Infatti, in caso di partenza del difensore argentino, l’Atalanta punterebbe forte su Demiral come eventuale sostituto, con Botman del Lille valida alternativa e tenuto sott’occhio da mesi (ma occhio anche agli altri profili sondati in Serie A).

Tornando a Lovato invece, la dirigenza nerazzurra fornisce a Gasperini un giocatore ideale per il suo sistema di gioco. Il difensore infatti è perfetto per giocare nella difesa a 3, dopo essersi formato tatticamente sotto la guida di Ivan Juric al Verona nelle ultime due stagioni. Grazie al tecnico croato, è arrivata l’esplosione in Serie A con 25 presenze nell’ultimo anno e mezzo.

L’Atalanta prende Lovato, Genoa e Padova ringraziano

Un percorso non scontato, se si pensa che fino al gennaio 2020 Lovato giocava in Serie C con la maglia del Padova. Il difensore è cresciuto nel settore giovanile nei biancoscudati, che insieme al Genoa (nel quale Lovato ha giocato un anno prima di tornare a Padova) possono ritenersi soddisfatti della crescita e della nuova avventura del classe 2000, anche economicamente.

Infatti il Genoa aveva restituito Lovato al Padova a zero, cautelandosi però con il 50% della sua futura rivendita all’interno dell’accordo. Così, quando è arrivato il Verona a prelevarlo dal club di Serie C per 1 milione di euro, la cifra è stata divisa a metà con i rossoblù. Finita qui? Neanche per sogno.

Perché nell’accordo fra il Verona e il Padova, spunta un’altra clausola sulla futura rivendita, nel caso l’Hellas monetizzasse dalla sua cessione, come sta avvenendo in queste ore. In questo caso però la percentuale è del 15%, che va ancora divisa fra lo stesso Padova e il Genoa dato l’accordo precedente.  

Le due società possono allora sorridere, perché degli 8 milioni di parte fissa che l’Atalanta spenderà per il difensore, loro si divideranno 1 milione e 200mila euro. L’acquisto a zero di ormai tre anni e mezzo fa, frutterà per le loro casse 600mila euro a testa, non male. 

 

Quando si dice valorizzare un giocatore: l’Hellas lo ha fatto sul campo e ne ha colto i risultati sul mercato, l’Atalanta ne ha approfittato per renderlo parte della sua difesa, mentre Padova e Genoa sorridono nel vedere il ragazzo cresciuto con loro arrivare in Champions e nel frattempo ricevono una percentuale sul suo acquisto. Tutti felici e contenti. Anche nel mercato, a volte può succedere.

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