Victor Osimhen è la colonna del Napoli di Spalletti. Dopo una prima stagione altalenante a causa di qualche problema fisico che gli ha impedito di giocare con continuità e una seconda annata di grande crescita, oggi l'attaccante nigeriano è il trascinatore della squadra, capolista in Serie A e protagonista in Champions League.
Sta fruttando l'investimento di Aurelio De Laurentiis, che nell'estate del 2020 aveva strappato un assegno da circa 50 milioni di euro, esclusi i bonus e le quattro contropartite tecniche. Tra queste, oltre a Karnezis, c'erano anche tre giovani, tra cui Claudio Manzi, difensore centrale classe 2000 cresciuto proprio nella Primavera del Napoli di cui era stato anche il capitano.
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Nel post primo lockdown, Gennaro Gattuso lo aveva integrato alla rosa della prima squadra per gli allenamenti ed era considerato uno degli elementi più promettenti delle nuove leve azzurre. Tanto che anche il suo inserimento nell'affare Osimhen aveva permesso al Napoli di strappare l'accordo definitivo con il Lille per portare al 'Maradona' l'attaccante nigeriano. Ma oggi, Manzi, non gioca più nel Lille. In realtà, non ci ha mai giocato.
Appena arrivato, Manzi era stato girato in prestito alla Fermana, in Serie C, dove in una stagione ha disputato 10 partite. La scorsa estate poi è stato ceduto a titolo definitivo alla Turris, ancora in C. Una buona prima parte di stagione, con 19 presenze in campionato e un gol all'attivo. Infine, il passaggio alla Virtus Entella, nelle zone alte del Girone B. A Chiavari, Manzi ha però disputato solo quattro partite da gennaio ad oggi. Tra luci ed ombre, il difensore vuole provare a imporsi e farsi strada. Per non essere citato in futuro solo per essere "quello della contropartita a Osimhen".