Un video può cambiare le sorti di un giocatore e lo sa bene Hachim Mastour, il trequartista marocchino cresciuto nel settore giovanile del Milan. È il 15 ottobre 2012 quando Dario Paolillo, suo agente, pubblica su YouTube alcuni spezzoni di Milan-Albinoleffe, match del campionato Allievi Nazionali, che mostrano le abilità di Mastour. Il video fa subito il giro del mondo, tanto che raggiunge milioni di visualizzazioni in pochi giorni.
Tutti parlano di lui. La Nike lo mette sotto contratto, il Marocco lo fa esordire non ancora diciassettenne nella nazionale maggiore per evitare che l'Italia decida di puntare su di lui dopo aver vestito la maglia azzurra nelle selezioni giovanili. A muoversi, però, sono anche i top club europei. Anche gli scout di Ajax, Real Madrid, Barcellona e Chelsea guardano quel video.
A muoversi in prima persona è il Chelsea tramite il suo direttore tecnico Michael Emenalo. Mastour, infatti, piace a Marina Granovskaia, tanto che il DT dei blues arriva al Vismara, si posiziona in un angolo sotto la pioggia, e seguire le gesta del giocatore. La valutazione, però, è chiara: "Quelli che abbiamo noi sono più bravi".
Chi tenta di acquistare concretamente il giocatore, invece, è il Barcellona. Basta quel video per convincere la dirigenza blaugrana che non va mai a Milano per seguire Mastour dal vivo. Incontro con gli agenti in Spagna e accordo trovato, ma sul più bello arriva lo stop da parte di Adriano Galliani, con il Milan che lo porta anche in panchina con la prima squadra nell'ultima partita del campionato 2013-2014 contro il Sassuolo. Tutto era pronto per il debutto (avrebbe infranto il record di precocità di Paolo Maldini), ma l'espulsione di Mexes a metà del secondo tempo cambia i piani.
Debutto con il Milan che non è mai avvenuto per Mastour, oggi in prestito dalla Reggina al Carpi, in Serie C. Eppure il suo destino sembrava lontano dall'Italia, grazie a quel video che creò un boom mediatico.