Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Disabilita l'adblock

Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Chiudi

Federico
Rosa

Il rifiuto del City e l'addio per il Real: l'amore di Kakà per il Milan
kaka_milan_image

Un amore a tinte rossonere, con il 22 sulle spalle e una storia che ancora oggi è legata da un sentimento forte e indissolubile. Ricardo Kakà e il Milan sono un binomio inscindibile. Quanti bambini e ragazzi milanisti si sono avvicinati al club ammirando le giocate del brasiliano? "Non si vende Kakà" recitava uno striscione a San Siro. Il rifiuto del Manchester City e l'addio al Real nel 2009: tutti i retroscena sul fuoriclasse brasiliano. 

Kakà, il rifiuto del Manchester City e l'annuncio di Berlusconi

Gennaio 2009, le strade tra Ricardo Kakà e il Milan sembravano dividersi. Il fuoriclasse brasiliano è nel top della sua carriera, vincendo tutto quello che un calciatore potesse mai desiderare. Nella ribalta del calciomercato c'è un nuovo club, pronto a diventare tra i più forti al mondo: il Manchester City. I citiziens offrono ai rossoneri una cifra che si aggira tra i 100 e i 120 milioni, offerta che è stata presa in grande considerazione.

 

Sembrava tutto fatto. Questa mossa genera grandi proteste dei tifosi del Milan. Iconico lo striscione appeso a San Siro "non si vende Kakà". Ma come in ogni grande storia d'amore ecco il colpo di scena. Al "Processo di Biscardi" Silvio Berlusconi in diretta telefonica annunicia: "Kakà rimane al Milan!". Quindi sfuma la cessione in Inghilterra del brasiliano.  

La cessione al Real di Kakà e quanti rimpianti

Purtroppo per i tifosi del Milan la cessione di Kakà era solo una questione di tempo. Il Real Madrid vuole portare il brasiliano in squadra e nella notte tra l'8 e il 9 giugno per 67,2 milioni di euro lo acquistano a titolo definitivo. Ma su questa scelta Ricardo ci torna più volte, anche perché a Madrid non vive momenti facili. 

"Lì in Spagna ero completamente perso. - dice Kakà a UOL Esporte - In Italia ero considerato il migliore al mondo e tutti mi amavano. A Madrid, invece, volevano tutti che me ne andassi." Anni non semplici che hanno segnato il tramonto di uno dei più forti giocatori degli anni 2000. Quello che è certo che l'amore per il Milan di Ricardo Kakà resta nella storia e nel cuore di tutti i tifosi rossoneri. 

Certi amori non finiscono: il ritorno al Milan

Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Ricardo Kakà, in fondo, sapeva già che prima o poi sarebbe tornato a Milanello. Un sogno che diventa realtà. Dopo anni bui al Real, finalmente la luce in fondo al tunnel. I rossoneri hanno appena vinto i preliminari di Champions League, battendo il PSV per 3-0 a San Siro. A decidere l'incontro è Kevin Prince Boateng, che all'ultima partita con il Milan realizza una doppietta che decide l'incontro. 

 

Il giorno successivo lo stesso Boateng lascia Milano, con destinazione Germania per giocare con lo Schalke 04. Per rimpiazzare il ghanese ecco uno dei tanti colpi del "Condor": Ricardo Kakà. Galliani vola a Madrid per trattare con i blancos e alla fine ritorna in rossonero a titolo definitivo dopo quattro anni. Riprende la 22 ed è leader in un Milan poco fortunato in quella stagione, che finisce ottavo fuori dalle coppe europee. Ma il ritorno, le lacrime di gioia e il sorriso smagliante del brasiliano restano indelebili, come l'amore tra Kakà e il Milan. 

SCROLL TO TOP