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"Mi rivedo in Mbappé, Dembélé e Rashford": chi è Mohamed-Ali Cho
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"Il mio sogno? Vincere la Coppa del Mondo e la Champions League. Poi, se possibile, il Pallone d'Oro". Per poter ambire a traguardi del genere non puoi che essere un talento fuori dal comune. E tale è Mohamed-Ali Cho, attaccante francese classe 2004 di proprietà della Real Sociedad.

Nato a Stains, un piccolo comune nella periferia nord di Parigi, Cho cresce tra Inghilterra e Francia. Passa gran parte dell'infanzia a Londra, dove giocando in piccoli club di futsal si mette in mostra grazie a rapidità sulle fasce, esplosività e capacità di penetrazione in area. Qualità che gli fruttano quasi l'ingresso nella scuola calcio del West Ham, prima di trasferirsi in Francia all'età di sei anni. "Avevo fatto un provino ed ero stato selezionato", rivela in un'intervista rilasciata a Onze Mondial. "Ero felicissimo, ma poi siamo tornati in Francia".

Nel capoluogo francese si aggrega alle giovanili del PSG: "È stato un piacere giocare per il Paris. La società poi mi ha chiesto di iscrivermi al centro di pre-formazione, ma per motivi personali sono tornato a vivere in Inghilterra". A Manchester Cho rimane poco, perché un talent scout lo nota. Si riparte: stavolta non per Londra, ma per Liverpool, perché l'Everton lo vuole.

"Quella con l'Everton è stata un'esperienza di vita. Ho appreso molto, nel calcio e fuori. È stato benefico per me e mi ha aiutato ad adattarmi ai differenti problemi, a trovare delle soluzioni, perché il calcio inglese è piuttosto diverso. Dopo un po' a livello sportivo non avevamo più la stessa visione. Nonostante tutto abbiamo mantenuto un buon rapporto, è finita molto bene".

Il primo contratto da professionista arriva in Francia con l'Angers nel maggio 2020, quando Cho ha poco più di 16 anni. "Ho un entourage che mi ha aiutato a fare la miglior scelta possibile e ad avere la testa sulle spalle. Penso che sia stata la scelta giusta".

Quando era piccolo il suo idolo era Didier Drogba, ivoriano come il padre, mentre ora punta a replicare le gesta di Dembélé, Mbappé e Rashford. "L'obiettivo è arrivare a quel livello. Mi rivedo in loro a volte e cerco di migliorare per riuscire a fare ciò che fanno loro".

A San Sebastián ci è arrivato nel giugno 2022, due anni e mezzo dopo l'inizio della sua esperienza con l'Angers. "È stata una scelta abbastanza complicata, perché intorno a me c'erano tanti movimenti, voci, discussioni. Alla fine il progetto sportivo proposto dalla Real Sociedad mi è piaciuto di più e mi ha interessato molto. La prima stagione è stata complicata a livello mentale. Individualmente avrei voluto fare di più, ma sono contento perché ho aiutato la squadra a qualificarsi per la Champions League".

La nazionale maggiore del Marocco cerca già di prenderlo, ma grazie alle origini dei genitori e agli spostamenti nell'infanzia Cho può rappresentare ben quattro paesi: Francia, Inghilterra, Marocco e Costa d'Avorio. Per ora se lo gode l'Under-21 dei Bleus: "È un piacere che ci siano più selezioni interessate a me. Comunque per il momento sono con l'Under-21 e sono molto onorato di essere stato chiamato".

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