Il Bologna si gode Dan Ndoye, talento classe 2000 che ha già conquistato la Serie A con le sue giocate e ha trascinato la squadra ai Quarti di Finale di Coppa Italia con il decisivo 1-2 all'Inter. In campionato, invece, due assist e tanta qualità: il suo impatto con il calcio italiano è stato ottimo. La squadra di Thiago Motta gioca bene e l'esterno svizzero è un componente fondamentale di questa orchestra. Una ventata di freschezza.
Il direttore Giovanni Sartori ha insistito per lui in estate fino a battere la concorrenza di club inglesi e tedeschi. Nello specifico, sul tavolo c'è stata una ricca proposta dell'Everton, in Premier League. La dirigenza Toffees ha seguito Ndoye con interesse sin da luglio, e ci ha provato a più riprese, senza mai riuscire a chiudere.
Alla fine ha vinto il pressing dei rossoblù, che hanno versato circa 9 milioni di euro nelle casse del Basilea, a cui se ne possono aggiungere 2 di bonus. Ndoye è atterrato in Italia il 10 agosto, la firma è arrivata il giorno dopo.
Proprio l'11 di agosto su di lui è piombato il Friburgo. Un tentativo davvero last-minute, durante le visite mediche in Italia. "Si può ancora fare?", domanda la dirigenza dei tedeschi. La risposta è un no secco: Dan sarà del Bologna, è tutto deciso.
Strette di mano e firme. Scommessa... azzeccata, già dopo pochi mesi. E pensare che anche il Milan si era mosso con l'entourage del giocatore, a luglio, per sondare il terreno. I rossoneri, infatti, erano in una situazione di stallo con il Villarreal per Samu Chuckweze, e stavano esplorando potenziali alternative. Ndoye era su questa lista.
Con i rossoneri, alla fine, nulla si è concretizzato. Una chiamata, uno scambio di informazioni. Thiago Motta ringrazia: il matrimonio sta andando alla grande.