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Nicolò
Franceschin

Il fascino del passato, le prospettive per il futuro: il Palermo e il City Football Group
Nel 2011 uno sceicco bussò alla porta dei rosanero per acquistare Sirigu e Pastore, profili individuati per far nascere il nuovo progetto del Psg. Ora un nuovo progetto sta per nascere, quello del Palermo
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Ricordi e malinconia di un passato glorioso. Sogni e speranze per ciò che potrà essere. Una storia carica di fascino. Un futuro che presto potrebbe tornare a splendere. Il calore passionale della Sicilia. Una maglia rosanero, quella del Palermo. Ora una nuova storia con  il City Football Group, la holding fondata dallo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City. E Palermo sogna. Sogna di tornare in Serie A. Sogna di tornare a riempirsi gli occhi della classe dei suoi campioni. Dybala, Cavani, Toni, Pastore, Sirigu. Tante le stelle con un passato importante in rosanero. Proprio gli ultimi due, il fantasista argentino e il portiere sardo, lasciarono insieme Palermo. Entrambi direzione Francia. Il nuovo Psg dello sceicco Nasser Al-Khelaifi. Ora un nuovo sceicco può far tornare grande il Palermo.

  

 

Dal fallimento alla possibilità City Football Group 

L’incubo del fallimento, la rinascita, il ritorno tra i professionisti e ora l’interesse del gruppo internazionale che fa capo allo sceicco Mansour. Una realtà divenuta esempio virtuoso a cui guardare. E dal punto di vista amministrativo ed economico e da quello sportivo. Sullo sfondo la storia e il fascino del Palermo e di Palermo. Una società solida e forte che ha attirato su di sé diverse attenzioni. In ultimo quelle, appunto, del City Football Group che è diventato il proprietario del club rosanero. Nell’ultimo periodo una accelerata nelle trattative, con l’avvio della due diligence. Il Palermo, quindi, potrebbe essere la nuova società che si aggiungerebbe ai dieci club già di proprietà della holding.

 

 Dallo sceicco... allo sceicco

Da uno sceicco che potrebbe arrivare a uno che in passato bussò alla porta del Palermo solo per acquistarne i suoi gioielli. Talenti individuati come quei profili da cui far partire il nuovo progetto Psg. Estate del 2011. L’aereo da Palermo a Parigi. Il primo a compiere il viaggio è Sirigu per una cifra inferiore ai 4 milioni. Qualche giorno dopo ecco l’acquisto di Pastore per 43 milioni. A portarlo in Italia era stato Sabatini, un suo grande estimatore. Poi il viaggio in Francia. “Al Psg, (Sirigu) firmò prima di me e fu la goccia che mi fece capire che avevo scelto il posto giusto. Abbiamo condiviso avventure incancellabili”, disse l’argentino in un’intervista a La Repubblica.

 

 

 

Prima della partenza per Parigi diverse le riflessioni fatte. Poi la decisione: “Ci sono stati molti fattori che mi hanno motivato a scegliere il Paris Saint-Germain. Il primo è stato Leonardo. Per un mese e mezzo mi ha chiamato tutti i giorni al telefono per raccontarmi della società, del progetto, dei giocatori che voleva portare. Ho fatto tutta la Coppa America 2011 svegliandomi con un messaggio suo. Ha funzionato perché più passava il tempo, più volevo venire". E dopo la Coppa "Sono andato in vacanza con mia moglie e stavamo valutando le mie opzioni. Abbiamo soppesato i pro e i contro, lei mi ha detto: 'È vero che è bella, ma anche lontana'. Il terzo giorno di vacanza mi sono svegliato alle 4 del mattino: ho fatto un sogno in cui camminavamo entrambi ai piedi della Torre Eiffel. L'ho detto a mia moglie che ha detto: 'Guarda, se hai questo tipo di sogni, andiamo'. Quello stesso giorno dissi subito al mio agente di fare di tutto per giocare a Parigi", come riporta sofoot.com. 

I due, partiti da Palermo, sono stati tra i primi protagonisti di un nuovo progetto a Parigi. Ora un nuovo progetto sta per nascere proprio a Palermo. Da uno sceicco… all’altro.

 

 

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