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Redazione

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Pedri brucia le tappe, a 18 anni esordio in Nazionale: quando il Milan ha pensato a lui
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Che sia un Pedri-stinato non c'è il minimo dubbio. Perché si vede, in campo, con il pallone tra i piedi, nonostante la pressione e la giovane età. E perché brucia le tappe: a 17 anni, 10 mesi e 2 giorni l'esordio in Liga con la maglia del Barcellona, qualche giorno dopo quello in Champions. Poco prima, a 17 anni, 9 mesi e 9 giorni il debutto in U-21.

 

 

Pedri è appena un 2002 ed è già diventato un pilastro de Barcellona. Impressionante. Un'escalation ancora più allucinante se pensiamo che Luis Enrique lo ha fatto esordire con la Spagna durante le qualificazioni mondiali nella partita contro la Grecia. Pochi minuti in campo, ma l'ennesimo record in una carriera ancora tutta da scrivere. Sesto giocatore più giovane della storia della Nazionale spagnola a fare il suo esordio. 

  

Il talentino di Tegueste sbocciato al Las Palmas è stato fortemente voluto dal lesto Ramon Planes, ds del Barcellona, che lo ha «bloccato» nel settembre 2019, sborsando la modica cifra di 5 milioni euro. Ma il futuro del ragazzino oggi superstar sarebbe potuto essere anche... in Italia. Al Milan. 

 

 

Rocco Maiorino, direttore sportivo di quel Las Palmas in cui il giovane Pedri allora sedicenne non giocava nemmeno, ci aveva raccontato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: «C’era l’Atletico Madrid, più defilato il Real. Io ne ho parlato col Milan con cui avevo mantenuto un ottimo rapporto». Ma niente. «Sono venuti a vederlo, a Malaga ricordo, ma non sono stati abbastanza veloci nel chiudere il cerchio e io avevo bisogno di monetizzare per far quadrare i conti della mia società». Cos’ha detto al Milan? «Ho qualcosa di incredibile tra le mani». Il finale, però, è stato scritto diversamente. «Sapevo perfettamente che il ragazzo era un culé. Ha sempre tifato Barcellona. E Ramon Planes, il ds, si è fidato di me». E ha fatto l'affare della vita. 

 

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