Cinquanta, settanta, cento. “Offro, rialzo, rilancio”. Il mercato in Premier quest’estate è andato più o meno così. Tutte le big si sono rinforzate e non hanno badato a spese. Scorpacciate di acquisti, tanti top player, giocatori che alzano e non poco il livello di un campionato che riparte, sicuro di essere il più bello del mondo. Ieri sera l’antipasto è stata la vittoria dell’Arsenal sul campo del Crystal Palace, oggi invece sarà il primo sabato di una stagione piena di novità. Dai cinque cambi all’interruzione per il Mondiale, criticata da molti in particolare da Klopp che l’ha definita “un grande problema che tutti conoscono ma di cui nessuno parla”. Ad ogni modo, si ricomincia e le premesse sono le migliori possibili.
In pole position ci sono il solito City di Guardiola - che ha vinto quattro campionati negli ultimi 5 anni - e il Liverpool di Jurgen Klopp. Sono più avanti delle altre ai nastri di partenza, almeno sulla carta, e lo hanno dimostrato anche la settimana scorsa nel primo confronto stagionale al Community Shiled, vinto dai Reds con timbro finale del nuovo acquisto Darwin Nunez. Sono serviti 100 milioni per sottrarlo alle altre pretendenti, lui alla prima occasione ha già punto. È pronto a farlo anche in campionato. Ha voglia di bruciare le tappe e spaccare il mondo. Scenderà in campo oggi contro il Fulham, squadra yo-yo del calcio inglese (cioè che sale e scende tra Premier League e Championship) e che è pronta a stupire all’esordio. Dall’altra parte, allo stesso punto di partenza e con il naso davanti alle altre, c’è un City che ha cambiato tanto e rivoluzionato, rafforzandosi sempre. Davanti dopo anni passati con il falso nove, c’è un centravanti. Erling Haaland, uno che non ha bisogno di presentazioni. Pagato 60 milioni dal Borussia Dortmund, ha tutte le carte in regola per diventare capocannoniere e segnare a raffica. Anche se rispetto alla Bundes, la Premier è un’altra storia. Alla prima ha steccato, segnale che dovrà mettersi a disposizione di Guardiola e cercare di entrare al meglio e alla svelta nei meccanismi dell’allenatore dei Citizens. Il City oltre a lui ha preso Phillips e Alvarez - 59 milioni per primo, 20 per secondo - regalandosi anche la possibilità di cambiare schema e interpreti in corso d’opera. Mettetevi comodi, lo spettacolo è iniziato.
Si ma le altre? Niente paura, si sono rinforzate anche loro a suon di colpi. Tanti, tantissimi e a tratti folli. Il Chelsea ha preso Cucurella - 24 enne terzino sinistro spagnolo con un passato nel Getafe e nel Barcellona B - dal Brighton per 74 milioni, dopo averne già spesi quasi 100 per strappare Sterling al City (56) e Koulibaly al Napoli (40). Attacco e difesa sistemati, per fare il definitivo salto di qualità. Tuchel infatti spera così di ridurre il gap con City e Liverpool e potersi buttare alla rincorsa della vetta. Dovrà giocarsela però anche con il Tottenham di Antonio Conte, che ha comprato l’attaccante brasiliano Richarlison per 71 milioni di euro, oltre a Bissouma (35), Lenglet (in prestito) e Perisic. Questi ultimi spendendo zero. In più ha recuperato al 100% Harry Kane, che un anno fa di questi tempi strizzava l’occhio al City, mentre oggi è inserito alla perfezione nel modo di fare calcio dell’allenatore italiano e assicura di essere in forma come mai in carriera. Motivato, carico e con tanta voglia di vincere. Sarebbe anche il momento. Poi ci sono l’Arsenal e lo United. I Gunners hanno una delle rose più giovani del campionato (età media di 24.7) ma con Zinchenko e Gabriel Jesus hanno fatto un grande passo in avanti e sono pronti a dire la loro. Dovranno acquisire quella mentalità e quella continuità che negli ultimi anni è troppo spesso venuta a mancare. Ieri hanno vinto sul campo del Palace, dominando e gestendo in lungo e in largo. L’inizio può far quindi ben sperare. Ma “it’s a marathon, not a sprint” e ci sarà da pedalare fino a maggio.
Lo United invece parte con un grande dubbio. Ronaldo si, Ronaldo no. Proprio come successe alla Juve nell‘agosto di due anni fa. Il portoghese ha dichiarato di voler cambiare aria, anche se domani a Old Trafford con il Brighton potrebbe partire titolare. Ten Hag si troverà quindi subito a dover gestire una situazione difficile che rischia di andare avanti per tutto il mese. Da cosa farà CR7 dipenderà anche il mercato dei Red Devils, che per ora ha preso solo il difensore Lisandro Martinez dall’Ajax (pagandolo quasi 60 milioni) e Malacia dal Feyenoord. Oltre alla scommessa Christian Eriksen a zero. Serviranno quindi rinforzi davanti, Ronaldo e dubbi amletici permettendo.
L’Inghilterra agli italiani
L’ultimo in ordine di tempo è stato Gianluca Scamacca, passato al West Ham dal Sassuolo per 42 milioni di euro. In Inghilterra raggiunge altri suoi 4 connazionali: da Angelo Ogbonna, che giocherà in squadra con lui negli Hammers, a Jorginho e Emerson Palmieri che sono ormai da anni nelle fila del Chelsea. Nel Wolves poi ci sarà Cutrone, rientrato dal prestito a Empoli.
Ci sono poi dei ritorni che hanno dei risvolti romantici. Uno su tutto il Nottingham Forest, che mancava in Premier dal 1999. Ora ha voglia di restarci. Il presidente Evangelos Marinakis, proprietario anche dell’Olympiakos, sta facendo di tutto per regalare a Cooper una rosa competitiva. Finora sono arrivati: Taiwo Awoniyi, Neco Wlliams, Moussa Niakhaté, Giulian Biancone, Jesse Lingard, Omar Richards e il portiere Dean Henderson, in prestito dal Manchester United. Totale sette giocatori, 70 milioni spesi. La società il suo lo sta facendo, ora toccherà alla squadra dimostrare di poter mantenere la categoria.
Sono tanti quindi i motivi per godersi il campionato più bello del mondo. Tra grandi giocatori, squadre storiche e tante possibili sorprese. Due club favoriti, con almeno altri cinque a giocarsela. Regalando ai tifosi uno show assicurato di settimana in settimana. E visto cosa ci ha riservato il mercato in Inghilterra, non ci sono dubbi che sarà così.