Dall’inferno al Paradiso. Questo il riassunto degli ultimi anni di carriera di Quincy Promes, talentuoso esterno olandese di cui si è sempre parlato un gran bene.
Un carattere particolare, non sempre facile da gestire. Genio e sregolatezza. Lo scorso dicembre, quando vestiva la maglia dell’Ajax, era stato arrestato con l’accusa di aver accoltellato un parente con un coltello. Dopo 3 giorni in galera, sarà rilasciato. Non proprio uno tranquillo Quincy.
Ieri ha steso il Napoli di Spalletti, regalando allo Spartak Mosca i primi tre punti del girone. Il club biancorosso che per lui é “casa”. Quattro anni molto intensi, prima di tornare in patria, all’Ajax. Poi il ritorno a Mosca per rilanciarsi, e ieri ha dimostrato di essere riuscito nel suo intento.
Una gran doppietta al Maradona, per mettere in mostra tutto il suo talento: prima la rete del pareggio, poi quella dell’1-3 che ha chiuso i giochi. Match winner. Sono per lui 3 i gol nelle ultime 2. È in forma e ieri ha fatto impazzire la difesa azzurra.
L'Ajax, il rapporto con Ten Hag e il ritorno a Mosca
Mosca è casa sua, ma dopo una breve parentesi a Siviglia, nel 2019 ha ceduto alle lusinghe dell’Ajax e del suo padre calcistico Ten Hag. L’allenatore che lo ha cresciuto, quando Promes aveva poco più che 20 anni. Il richiamo era stato troppo forte, anche perché lui la maglia dei lancieri l’ha vestita per tutte le giovanili. Una bella rivincita tornare. 39 partite e 18 gol, anche se negli ultimi 6 mesi le cose non sono andate nel migliore dei modi. Giusto tornare allo Spartak per far vedere tutte le sue qualità. Un acquisto di circa 9 milioni, dimostrazione del fatto che il club crede in lui. E ieri Quincy ha dimostrato all’Europa di valere l’investimento.