Fino a poco più di dieci anni fa poteva essere una normale partita di Europa League, niente di più. Oggi Paris Saint-Germain-Manchester City è uno dei match più attesi dell’anno in tutto il mondo. Nel 2008 (quando le due squadre si sfidarono in Europa League) scendevano in campo Joe Hart, Elano, Kompany e Ireland da una parte, Luyindula, Rothen, Kezman e Mamadou Sakho dall’altra. Questo martedì vedremo solo stelle: De Bruyne, Messi, Foden, Neymar, Mahrez, Di Maria, Grealish, Mbappé. In dieci anni è cambiato tutto.
Come si è arrivati a questo cambiamento
A Parigi nell'estate del 2011 è arrivata la Qatar Sports Investment, che ha messo al centro del progetto la capitale francese, brandizzandone il marchio e rendendolo ancor più globale di quanto già non lo fosse grazie a importanti investimenti che hanno reso il PSG una delle squadre più forti e attraenti d'Europa e non solo. A Manchester invece il marchio del City è stato esteso e diffuso nel mondo grazie alla City Football Group (a capo del club inglese dal settembre del 2008), la holding che gestisce altri dieci club in giro per il mondo (in Francia, Belgio, India, USA, Australia, Spagna, Giappone), che fanno da satellite ai Citizens: è una sorta di multinazionale del calcio.
Da quando le nuove proprietà si sono insediate nei due club, hanno decuplicato il valore delle rispettive rose: il City è passato dai 150,1 milioni di euro del 2008 fino a superare il miliardo quest’estate (1,05 mld), mentre il PSG è passato dai 100,2 milioni di euro del 2011 a 997,25 milioni di euro di oggi (dati transfermarkt).
Chi ha speso di più nell'ultima sessione di calciomercato?
Durante la sessione estiva di calciomercato invece i due club hanno mosso strategie differenti: il PSG è la squadra che ha speso meno ma che ha acquistato più giocatori. Con la cifra di 67 milioni di euro, Leonardo ha portato sotto la Tour Eiffel Gigio Donnarumma, Georginio Wijnaldum, Sergio Ramos, Lionel Messi, Achraf Hakimi e Nuno Mendes. Di questi, solo gli ultimi due giocatori sono costati in termini di cartellino (va aggiungo anche il riscatto di Danilo Pereira dal Porto, esercitato pagando 16 milioni di euro): Hakimi è stato acquistato dall’Inter per 60 milioni di euro più bonus, e il prestito di Nuno Mendes dallo Sporting Lisbona (che prevede anche una futura possibilità di riscatto) è costato 7 milioni. Tutte le altre star mondiali, commissioni escluse, sono costate zero. Anche Messi.
Il Manchester City invece ha comprato la metà dei giocatori ma ha speso quasi il doppio dei rivali del PSG: in estate sono arrivati il portiere Scott Carson (a parametro zero), il talento brasiliano Kayky dalla Fluminense (costato 10 milioni di euro) e Jack Grealish, l’astro nascente del calcio inglese arrivato dall’Aston Villa per 117,5 milioni di euro nello stesso giorno in cui proprio il Barcellona comunicava l'impossibilità di rinnovare il contratto a Messi, a cui a quel punto si stavano spalancando le porte dell’Arco di Trionfo con vista sugli Champs-Elysées. Confrontando quindi le cifre investite in estate, Manchester City batte Paris Saint-Germain 127,5 milioni a 67.
Stasera il PSG avrà una rivincita da prendere. La semifinale dello scorso maggio brucia ancora. Così come per il City brucia la finale persa contro il Chelsea. Entrambe le squadre anche quest’anno andranno di nuovo a caccia della vittoria: la coppa serve in bacheca, per dare ancor più senso ai tanti investimenti fatti in un decennio e inserire il proprio club nell'olimpo dei grandi vincitori di sempre. La parola al pallone: lui darà meno i numeri e dirà la sua verità.