Saponara e Torregrossa “colpi” in un mercato… complicato

In un mercato definito da tutti gli addetti ai lavori “complicato”, con pochissima disponibilità di spesa, anche per il top club, il trasferimento di Ernesto Torregrossa dal Brescia alla Sampdoria ha fatto rumore. Un investimento da 7 milioni di euro, bonus compresi. Con buona pace di Cellino che fino all’ultimo ha tentato di trattenere il calciatore a Brescia. Questa estate aveva tenuto duro, non rispondendo alle chiamate del Torino, lasciando volutamente il cellulare, spento, in sede.

Stavolta non ce l’ha fatta. Brava la Sampdoria a trovare gli argomenti giusti, “e bravo al presidente Ferrero che ha fatto un’operazione coraggiosa da cui trarrà dei benefici enormi”, ci racconta in esclusiva Luca Puccinelli, agente di Torregrossa. Due presidenti sanguigni, “ma con un ottimo rapporto tra loro e questo ha fatto la differenza”. Difficili da limitare, anche nelle trattative. Ci è riuscito però Puccinelli, con l’unico argomento che i presidenti ascoltano: “portare i giocatori forti. Sembra un’ovvietà ma il segreto è tutto lì. Se proponi calciatori bravi, le operazioni di calciomercato si fanno. Anche in un mercato difficile come questo”.

Agente nel mondo del calcio da anni, Puccinelli però non è certo avvezzo alle interviste. Anzi. Più semplicemente non parla mai – altro argomento che piace molto ai presidenti. Per Torregrossa però ha voluto fare un’eccezione “perché Genova è il posto giusto per lui. Sono convinto che alla Sampdoria dimostrerà il suo valore”. Qualità messe in mostra già lo scorso anno in Serie A, all’esordio, in un’annata sfortunata per il Brescia.
I (pochi) punti in classifica sono passati dai suoi gol: 7 in totale, in una stagione iniziata praticamente a dicembre per un lungo infortunio alla coscia che lo ha tenuto fuori due mesi. Da Marassi a… Marassi. L’ultimo gol in Serie A ad agosto scorso, proprio contro la Sampdoria. Domenica ritornerà sul luogo del delitto, continuando a fare quello che ha sempre fatto: i gol.

Il mercato si fa con i giocatori forti. Un mantra seguito probabilmente anche dal ds dello Spezia Mauro Meluso che ha voluto riportare con sé Riccardo Saponara. Prestito con diritto di riscatto dalla Fiorentina, esattamente come fatto a Lecce lo scorso anno. La salvezza dei ragazzi di Italiano passerà anche dai suoi piedi. Lo scorso anno Saponara ci ha provato, regalando e regalandosi un girone di ritorno da record. 5 assist e 2 gol che non sono bastati a salvare il Lecce, ma a far innamorare Meluso sì e anche a ridare al calcio italiano un talento esploso ad Empoli e poi un po’ perso negli ultimi anni.

“Gli serve continuità” ci dice Puccinelli, agente anche di Saponara. “A Riccardo serve solo quella. Perché le qualità le ha dimostrate nel corso della sua carriera. E sono sicuro che con Italiano, in una bella realtà come quella di Spezia potrà continuare la strada intrapresa a Lecce lo scorso anno. Meluso è stato importante ma anche la maturità raggiunta che ne fa un giocatore diverso”. Diverso nella mente, ma in Liguria sperano sia uguale al talento ammirato all’Empoli qualche anno fa. Anche perchè Saponara “è uno di quei giocatori per cui si compra volentieri il biglietto”.

Talenti e ritorni. Se ‘Ricky’ lo si aspetta alla prova del nove, chi ha già risposto presente è Mattia Destro, tornato a segnare gol e destini del suo Genoa. Parlando di Mattia, Puccinelli si apre: “Non voglio palare di numeri, di gol. Quelli li ha sempre fatti. Mattia è un calciatore da far vedere alle scuole calcio, per come si muove, per come riesce sempre a farsi trovare libero. Sono doti rare in un attaccante. E poi è un ragazzo con una sensibilità diversa”.
76 gol in Serie A. Settantasei, forse è meglio scriverlo a parole, rende meglio. Perché con Mattia Destro ci si trova sempre nel limbo del giudizio. Eh ma a Roma, eh ma a Milano. La fiducia, la continuità, probabilmente il sentirsi coccolato. Forse quella strana alchimia tra sentimenti e rendimento che a Genova ha ritrovato, “per merito della serenità datagli dal figlio nato da poco”, e grazie ad una piazza e ad un presidente che lo ha riportato a Genova dieci anni dopo. Già sei gol quest’anno, uno ogni 103′. Dieci anni dopo il Genoa non può prescindere da Mattia Destro

Talento, piedi buoni e giocatori forti. Sempre lì si torna. Anche per i giovani, quelli del calciomercato del futuro. Magari non troppo lontano nel tempo. Puccinelli fa due nomi, senza pensarci troppo: “Se dovessi scommettere ti dico Stefano Turati e Christian Dalle Mura”. Portiere classe 2001 del Sassuolo il primo e difensore classe 2002 della Fiorentina il secondo. Entrambi con alle spalle già l’esordio in Serie A e in rampa di lancio per giocare con continuità tra i grandi. “Li vedo già pronti, sono quelli con la prospettiva maggiore per la loro età”. Futuro? Mercato? Di più non è dato sapere. Il silenzio paga.