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Alla scoperta di Raimondo: "Avrà un gran futuro. Mihajlovic ha creduto in lui”
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Chi lo conosce lo descrive educato, posato e quadrato. Un ragazzo solare, semplicissimo, che ama stare con i suoi compagni e tutti vorrebbero averlo come amico. Un ragazzo appena maggiorenne anni ma con la testa sulle spalle e le idee già chiare in mente: continuare a meritarsi la Serie A. Perché Antonio Raimondo il 21 maggio del 2022 se lo porterà dentro per tutta la vita, il giorno dell’esordio in Serie A da titolare.

Una personalità decisa con un chiaro obiettivo e una "fame di calcio" che si percepisce solo guardandolo negli occhi. Lo descrive così Beppe Galli, suo agente che lo sta accompagnando nella crescita: "Conosco Raimondo da quando aveva 15 anni e mezzo ed era alla prima stagione negli Allievi. Non era un titolarissimo, giocava e non giocava ma quando aveva la sua occasione la sfruttava a pieno. Si vedeva già che aveva la stoffa, ragazzo incredibile già da allora".

Diciotto anni compiuti a metà marzo e il lavoro premiato da Sinisa Mihajlovic, di nuovo. Di nuovo perché Raimondo la Serie A l’aveva già assaggiata il 17 maggio 2021, quando alla penultima giornata dello scorso campionato ricevette l’emozione dell’esordio assoluto a Verona contro l’Hellas, subentrando a Palacio. Seppur un solo minuto, è stata una serata speciale: "Quella dell’anno scorso è stata una prima volta rilevante per un diciassettenne che sogna tutta la vita di debuttare in serie A - continua Galli -, ma l’emozione di partire titolare con finalmente il pubblico senza limitazione, è stata sicuramente più esaltante".

La prima da titolare tra i grandi

Ma questa volta non è stato solo un minuto, ma 74, con una vittoria portata a casa. Un sogno costudito e assaporato in ogni istante: "Prima dell’esordio era adrenalinico - racconta a grandhotelcalciomercato Galli - mi disse che aspettava solo l’inizio della partita, non stava nella pelle". E Raimondo sentiva la fiducia dell'ambiente perché i compagni lo incoraggiavano per farlo stare sereno. 

Il palcoscenico, poi, uno dei più iconici della Serie A. Un Marassi pieno nonostante stesse "salutando" una retrocessione: "Nei primi minuti in campo, col fragore del tifo genoano, pensava che il suo sogno si fosse realizzato. Ma è bastato poco perché riuscisse ad estraniarsi dal contesto e non farsi influenzare, giocando come sa giocare lui, dimostrando quindi da subito, di poter giocare anche nel calcio che conta". 

Il rinnovo con il Bologna

Raimondo a Bologna ha trovato un’ottima atmosfera e si trova benissimo, confida e ha rinnovato il suo contratto con i rossoblù. "Il ragazzo ha avuto offerte importanti ma ha sempre dato la priorità al Bologna quindi, quando ha visto di essere considerato in maniera importante, ha accettato subito, senza neanche pensarci", rivela Galli.

Un prolungamento che è un segnale di come Mihajlovic credesse in lui e ora l'attaccante continua a convincere tutto l'ambiente Bologna: "La società è stata chiara. Gli vuole dare un’opportunità di crescita importante concedendogli la possibilità di giocare nella prima squadra".

E Antonio avrà ancora l'opportunità di misurarsi con i più grandi e cogliere anche i segreti della professione. "Il campo  sembra il suo habitat naturale, sempre attento a cogliere suggerimenti, ad imparare ogni giorno di più, soprattutto quando è in prima squadra. Osserva e cerca di appropriarsi di tutti i segreti dei 'grandi', specialmente da un campione come Arnautovic", continua Galli. Fondamentalmente lo si può descrivere come un ragazzo timido ma non per questo uno sprovveduto, anzi, sa il fatto suo ed è bravo ad assimilare ogni consiglio. 

La tenacia come qualità

Raimondo ha sempre voluto tirare i rigori ma non era il rigorista in Primavera perché c’erano ragazzi più grandi di lui. In una partita, un suo compagno tirò un calcio di rigore ma lo sbagliò. L’arbitro lo fece ripetere e ci andò lui sulla palla, nonostante il compagno volesse ancora tirare. La sua insistenza a volerlo calciare venne premiata. Risultato? Gol

"Ci tengo a dire che non è per nulla borioso - precisa Galli - anzi, fuori dal campo è molto timido ed è soprattutto tanto umile. Come ho detto prima, è un animale da campo, con una personalità importante, sempre ha prendersi le sue responsabilità".

La scorsa stagione

La scorsa è stata comunque un’annata tutta in accelerazione per Raimondo. Nel campionato Primavera ha giocato 31 partite segnando 12 gol e servendo due assist. Il 7 ottobre del 2021 è arrivato anche l’esordio nella Nazionale under 18 per lui, andando poi in gol a marzo contro la Svizzera.

Una carriera che finora è andata a braccetto con la sua regione. Nato in Romagna (a Ravenna) il 18 marzo 2004, si è svezzato calcisticamente nel Cesena prima di prendere la via per l’Emilia. Dopo l’istanza di fallimento del club bianconero nell’estate 2018 Raimondo fu preso da svincolato dal Bologna. Fu un’intuizione di Corazza, che gli fece una corte spietata perché ha sempre creduto nelle sue qualità e, visto i risultati ottenuti dal settore giovanile, ha avuto ragione. Una crescita lampante, come le sue idee: dall’under 15 alla prima squadra in tre anni.

Una scoperta che Galli condivide volentieri con un amico, Ciro Caruso, ex giocatore del Napoli e oggi scouting: "Devo ringraziare chi mi aiuta nell’attività di scouting, un’attività fondamentale per gli agenti. Nel mio caso ho la fortuna di avvalermi delle capacità e professionalità di Caruso che ritengo un grande conoscitore di calciatori, dal punto di vista tecnico ma anche capace di scoprire doti umane che nei ragazzi appena maggiorenni è difficile da scovare una persona che capisce di calcio come pochi".

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