Quella tra Roma e Milan non è mai una partita come le altre. Per alcuni giocatori in modo particolare. Chi ha vissuto l’una e l’altra realtà sente la gara in maniera diversa.
Storie di rimpianti di chi poteva fare meglio o di chi non ha sentito la fiducia della società e ha preferito cercare fortuna altrove. Tanti incroci e tanti ex, che stasera ritroveranno il loro passato. Sliding doors tra intrecci e nuove occasioni.
Bryan Cristante - La prima volta non si scorda mai, e Bryan le prime le ha fatte tutte in rossonero. Dall’esordio in Champions il 6 dicembre 2011 contro il Viktoria Plzen, a quello in campionato contro il Chievo nel novembre del 2013. Nel primo caso aveva 16 anni, nel secondo 18. Prima di entrare in Champions Ibra gli disse: “Vai e giova come sai. Resta tranquillo e concentrato”. Consiglio seguito e apprezzatissimo. Oggi si ritroveranno da avversari. Il Milan dopo il 2013-2014 non gli darà più fiducia cedendolo al Benfica. “Esperienza che gli ha cambiato la vita”. Poi Palermo, Pescara, Bergamo e infine Roma. In giallorosso ha trovato la felicità. Mourinho è un suo grande estimatore e non può fare a meno di lui. Cristante infatti non ha mai saltato una partita in questa stagione e stasera sarà lì insieme a Veretout a guidare il centrocampo dei padroni di casa.
Stephan El Shaarawy - Altro ex rossonero oggi in giallorosso. Probabilmente sarà titolare stasera nel tridente con Pellegrini e Zaniolo dietro ad Abraham. Per lui più di 100 presenze in rossonero. Oggi sarà una sfida al passato che ha sempre un sapore speciale. Stephan è milanista da sempre e porta il Milan nel cuore, oggi proverà a far male ai suoi colori di infanzia.
Simon Kjaer - Dieci anni dopo, ancora la Roma. Nel 2011 fu lui il colpo preso per blindare la difesa di Luis Enrique. Coppia centrale con Juan e tante cose che non andarono per il verso giusto in quella stagione. Ora a distanza di tanti anni e varie esperienze Simon è un giocatore completamente diverso. È stato inserito nella lista dei candidati al pallone d’oro e guida la difesa del Milan con sicurezza ed esperienza. Oggi tornerà all’Olimpico da avversario per far dimostrare chi é diventato quel ragazzino biondo che deluse in giallorosso.
Alessio Romagnoli - Altra storia, altro centrale difensivo. Romagnoli esordisce in giallorosso Zeman nel 2012/2013 proprio contro i rossoneri. Scherzi del destino. Pochi mesi dopo anche il suo primo gol in A. Predestinato. Poi passa in prestito alla Samp e quindi al Milan. 25 milioni per portarlo alla corte di Mihajlovic. In rossonero ha passato alti e bassi, dall’essere capitano al perdere il posto in favore di Kjaer e Tomori (che é grande amico di Abraham e lo marcherà stasera, altro incrocio).
Alessandro Florenzi - In giallorosso per quasi un ventennio tra settore giovanile e prima squadra. 280 presenze con la Roma dal 2012 al 2020. Anche da Capitano, con la squadra della sua città. Doveva essere il successore di De Rossi, ora è a Milano per tornare grande. È arrivato in rossonero dopo che la Roma non ha avuto per l’ennesima volta fiducia in lui. Stasera non ci sarà per un infortunio al ginocchio, ma è pronto a tornare per dimostrare il suo valore. Obiettivo rinascita.
Antonio Mirante - Ultimo ex in ordine di tempo. È arrivato al Milan da svincolato a causa dell’infortunio del portiere titolare Maignan. Nelle ultime tre stagioni aveva difeso la porta della Roma, totalizzando 35 presenze. Oggi tornerà all’Olimpico da avversario, sperando in nuovo esordio.