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Redazione

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La scalata di Romero: dal Genoa a quei retroscena...
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Il primo club a credere in Cristian Romero è stato il Genoa. Un guizzo del presidente Preziosi che nel marzo del 2018 chiuse con il Belgrano l’operazione per il difensore. “Ci vediamo questa estate in ritiro”. Una promessa mantenuta… col brivido perchè arrivato giugno, al momento di firmare i documenti, il Genoa blocca tutto. C’è un solo posto da extracomunitario e il club vuole provare a spendere lo slot per un attaccante. Romero vive due settimane da “apolide”. Né in ritiro con il Genoa, né con il Belgrano. A inizio agosto Preziosi decide di farlo arrivare a Genova, in attesa di capire la sua destinazione. Non serve, a Ballardini bastano pochi allenamenti per innamorarsene. “Lui non va da nessuna parte”. Due mesi con la Primavera, poi l’esordio. E il parcheggio di qualche mese prima diventa un lontano ricordo.

 

 LA CESSIONE ALLA JUVENTUS


Nell’estate del 2019 arriva la Juventus che lo acquista dopo un solo anno in Italia, decidendo però di farlo rimanere ancora un anno a Genova per crescere. Ma già nell’estate del 2019 le strade di Romero e dell’Atalanta si erano incrociate: il club si informò per portarlo a Bergamo in prestito. Paratici, Nedved e Sarri parlarono col ragazzo chiedendogli cosa preferisse fare se rimanere a Bergamo o tornare a Genova. Romero per rispetto nei confronti di chi gli aveva dato un’opportunità quando ancora in Italia era uno sconosciuto decise di tornare a Genova.

 

 

LA CESSIONE ALL’ATALANTA


Si arriva all’estate del 2020, alla Juve la concorrenza in difesa è tanta tra Bonucci, Chiellini De Ligt e Demiral. Nonostante le buone impressioni di Pirlo, non rientra nelle scelte tecniche principali dell’allenatore. La scelta è presto fatta: nuovo prestito. Una decisione ponderata e presa assieme al suo agente Ciro Palermo, non solo procuratore ma anche amico e confidente.

L’Atalanta un anno dopo non se lo fa ripetere due volte e parte all’assalto. Bastò mezz’ora per definire tutto, con Gasperini e la difesa a tre Cristian sa di poter essere il giocatore ideale e di avere la possibilità di trovare spazio. Ad accordo trovato, con solo la firma da apporre, e con tutti i protagonisti dell’operazion ancora a Zingonia, arriva il tentativo della Roma. Il CEO giallorosso Fienga tenta il sorpasso in extremis, per regalare a Fonseca il giovane difensore argentino. Tra l’accordo e la firma ci prova anche il Napoli, ma Romero però aveva già scelto. Bergamo e l’Atalanta, anche per Gasperini, per il suo modo di giocare perfetto per le caratteristiche del difensore, che fa dell’anticipo una delle sue caratteristiche principali.  

 

 

Operazione economicamente importante: prestito a 2 milioni più riscatto a 18, con opzione per rinnovo del prestito per la stagione 2021/2022 con un versamento di ulteriori 2 milioni e l’abbassamento del riscatto a 16. Ora, il Tottenham a 55 milioni. Oltre a una Copa America da campione. Grazie alla scelta giusta.

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