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Redazione

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Le avances del Milan e l'affondo dell'Udinese: Samardzic, la Serie A nel destino
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Lazar Samardzic sa che l'Italia, prima o poi, sarebbe entrata nel suo destino. Lo sa da gennaio 2020, quando alla sua porta bussò il Milan. Una telefonata di Paolo Maldini all'entourage del giocatore, l'incontro, ma il tentativo fallì visto che i rossoneri non riuscirono a trovare l'accordo con l'Herta Berlino. D'altronde il Milan aveva fiutato il colpo viste le qualità del giovane trequartista classe 2002.

 

La leva fondamentale? La voglia di cambiare società da parte di Samardzic, a caccia di una nuova sfida dopo l'esperienza al Lipsia. I tori rossi hanno provato in ogni modo a trattenerlo, offrendo anche un prestito in un altro club di Bundesliga, ma la decisione era già stata presa. Addio Germania, benvenuta Italia il Paese che "Laki" (questo il suo soprannome) ritiene ideale per proseguire il suo percorso di crescita.

Tre milioni di euro più una percentuale sulla futura rivendita. Tanto è servito all'Udinese per riuscire ad acquistare Samardzic, ritenuto tra i migliori talenti del calcio tedesco. Nato in Germania, ma con origini serbe, è l'emblema del numero dieci. Molti lo paragonano a Ozil, ma per capacità ricorda anche Josip Ilicic. La personalità non manca a un giocatore che ha esordito in Bundesliga in un derby di Berlino tra Union ed Herta, ma da quel momento non è riuscito a fare il salto di qualità.

 

Eppure, ai tempi dell'Herta, hanno chiesto informazioni su di lui anche Atletico Madrid, Juventus e, soprattutto, Barcellona che da tempo segue le sue prestazioni. E chissà se lo continuerà a seguire anche nell'esperienza all'Udinese. 20 anni, cinque anni di contratto in bianconero e l'eredità di Rodrigo De Paul per poter spiccare il volo.

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