"Il mondiale è il mio obiettivo” raccontava in un’intervista qualche mese fa. Poi Scamacca ha avuto modo di toccare la Nazionale con mano. Spalle larghe e personalità, ma non è bastato: Mancini ha provato a lanciarlo come risolutore, negli ultimi dieci minuti della sciagurata serata di Belfast, prima, e poi non è stato portato nemmeno in panchina contro la Macedonia. Nulla da fare. Ma non gli si può recriminare niente. Anzi, questa chiamata in azzurro - nonostante il risultato - è un bel punto di partenza.
Un'estate pazza la scorsa, ma quella attuale può esserlo ancora di più perché il Paris Saint Germain è deciso a fare sul serio per portare l'attaccante in Francia in mezzo alla sua parata di stelle.
E pensare che Scamacca, ora protagonista con il Sassuolo, è stato vicino a lasciare i colori neroverdi in estate. Un campionato da protagonista in magli Sassuolo e una gran voglia di dare continuità. Generosità e determinazione, queste le caratteristiche che hanno stregato l'ex allenatore dell'Empoli.
L'estate prima ci ha provato l’Inter, che ha sondato il terreno con il desiderio di puntarci per il post Lukaku, magari come vice Dzeko. Ma non furono solo i nerazzurri a provarci: la Fiorentina lo aveva individuato come sostituto ideale di Vlahovic, qualora il serbo fosse partito, e dalla Germania l’Eintracht Francoforte era pronto a fare un’offerta importante pur di portarlo in Bundesliga.
Poi, negli ultimi giorni del mercato scorso, anche il Verona e la Sampdoria avevano mostrato interesse, ma il Sassuolo ha sempre detto no. “Ci abbiamo puntato. Avevamo voglia di valorizzare i nostri giovani”. Così si era espresso Carnevali alla fine del calciomercato. Fiducia. Quella che finora Gianluca la sta ripagando in pieno, tanto da aver convinto anche Mancini a puntare su di lui.