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Redazione

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Specialista e leader in mezzo al campo: chi era il Mihajlovic giocatore
Un anno fa moriva a 53 anni Sinisa Mihajlovic. Arrivato in Italia a 23 anni, ha giocato con Roma, Sampdoria, Lazio e Inter
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Spesso quando pensiamo al calcio di punizione noi italiani pensiamo ad Andrea Pirlo, uno dei calciatori più bravi a tirare su piazzato. Ma la Serie A tra gli anni '90 e 2000 ha conosciuto un altro volto storico specialista dei calci piazzati: Sinisa Mihajlovic. Il serbo è ricordato per la grande grinta messa in panchina da allenatore in piazze come quelle di Catania, Bologna e Fiorentina, la stessa vista in passato nei campi di tutta Italia. Al momento, insieme a Pirlo, è il giocatore che ha segnato di più su punizione, con ben 28 gol segnati in carriera.

Capelli lunghi, il legame con Boskov e un tiro su punizione da 160 km/h: signore e signori Sinisa Mihajlovic

Estate 1992, a Roma sulla panchina dei giallorossi arriva Vujadin Boskov, l'allenatore che un anno prima ha condotto la Sampdoria di Vialli e Mancini al primo Scudetto della storia blucerchiata. Il serbo per tanti calciatori è rimasto nel cuore di chi ha avuto il privilegio di essere allenato da lui, ed è anche il caso di Sinisa Mihajlovic. "Per me è stato come un padre" diceva commoso ad una intervista di qualche anno fa al programma di Rai3 "Rabona". Basti pensare che a portarlo in Italia è stato proprio lo stesso Boskov in quella calda estate del '92. Sinisa arriva alla Roma per 8,5 miliardi di lire, con una chioma capelluta foltissima alla presentazione e con il suo classico sorriso ineguagliabile. Con la capitale il legame rimarrà sempre molto stretto, visto che dal 1998 al 2004 gioca con la maglia della Lazio, vincendo anche uno storico campionato nel 1999-2000 con Sven-Goran Eriksson

Un'altra squadra rimasta nel cuore di Sinisa è la Sampdoria. Quattro anni lunghi e intensi, in cui totalizza 110 presenze e 12 reti di cui l'ultima insieme proprio al suo mentore Boskov nel 1997-1998. Anche Genova, quindi, è stata una tappa fondamentale per Mihajlovic, visto che nel 2013 era tornato nelle vesti di allenatore, conducendo la squadra prima ad una tranquilla salvezza e poi alla qualificazione ai preliminari di Europa League. 

Altra piccola chicca del Mihajlovic calciatore era la forza del suo tiro. Infatti, nel 1991 il dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado studiò il tiro effettuato dall'ex calciatore serbo. Gli studenti calcolarono che la velocità del suo calcio è di 160 km/h. Non sembra casuale, quindi, la frase recitata da Christian De Sica nel film "Tifosi" mentre gioca a pallone nelle vesti di Cesare Proietti con la maglia della Lazio prima di calciare dice: "preparateve arriva a bomba de Mihajlovic".

Fulmini che terminavano all'incrocio dei pali, il tutto frutto di un allenamento costante e di una passione chiamata "calcio". Dai cortili di Belgrado con i vicini che si lamentavano per il troppo rumore ai campi di Serie A, con l'Italia nel cuore, il paese che lo ha accolto e che lo ha reso grande. 

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