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Vazquez-Maresca: un rapporto speciale e quella telefonata per Parma...
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Chi può convincere Franco Vazquez ad accettare Parma? L’unico che può spezzare il silenzio di El Mudo è il suo amico Enzo Maresca. Il legame è forte, si è intrecciato di partita in partita a Palermo. Opposti come calciatori, simili, per certi versi identici fuori dal campo. Tant’è che avevano scelto di vivere nella stessa zona di Palermo, a Mondello dove spesso amavano passare le ore post allenamento insieme.

 

Compagni inseparabili, hanno imparato a vivere la città che ancora oggi li ricorda come simboli di una salvezza miracolosa. Un rapporto sincero, nato in campo e cresciuto negli anni fuori. Maresca ‘vinse’ e lasciò Palermo, direzione Siviglia. Vazquez ci mise più tempo ma arrivò lo stesso in Spagna. Tanto che prima di accettare la proposta degli andalusi chiese a Maresca qualche consiglio. 

Si capisce, quando un rapporto è così solido, ti viene automatico. Gli anni sono passati, ma l’amicizia è rimasta intatta, la stima è profonda. Tanto che Enzo ha alzato la cornetta per chiedere a Franco di raggiungerlo anche a Parma. Vuole ricominciare da Vazquez, Maresca. Adesso che è allenatore si fida ancora di più rispetto a quando era un calciatore, ha imparato ad apprezzarne maggiormente le qualità. Lo vede con altri occhi, gli occhi di chi vuole costruirgli attorno la squadra per la Serie A. Sarebbe la seconda volta, tra l’altro, che Vazquez arriverebbe a Parma. La prima risale a dieci anni fa. Quando Vazquez è stato davvero vicinissimo a vestire la maglia crociata.

Franco era solo un giovanotto argentino, pieno di belle speranze. Stava per salutare il Belgrano, società commissionata per via dei problemi finanziari. Il suo sogno era l’Europa, come tantissimi sudamericani cresciuti con il mito dell’Italia e della Serie A, nella sua valigia c’era la speranza di potersi prendere il palco scenico dei campionati top. E proprio con quella valigia ha fatto tappa a Parma.

 

Il direttore dell’area tecnica di quel periodo, Antonello Preiti, aveva chiuso l’acquisto di Vazquez, tanto che assieme al suo procuratore, con anche l’intermediario Daniele Piraino, era arrivato in città per sbrigare le pratiche relative al tesseramento. E alla successiva firma del contratto che lo avrebbe legato al Parma. 

Peccato che l’affare sia slittato, per via di una richiesta del Belgrano che si è rivelata più alta rispetto ai patti sottoscritti in precedenza. Vazquez è rimasto chiuso in albergo per qualche giorno prima di fare ritorno in Argentina, dopo aver visitato la sede - all’epoca dislocata al Tardini, lontana dai campi di Collecchio - dove Franco non è mai arrivato. Dove potrebbe invece arrivare per il raduno.

 

È questo il volere del Parma, ma le parti sono lontane. L’affondo non c’è stato, ma questo non esclude che nei prossimi giorni ci possa essere un’accelerata. Almeno per provare a convincere Vazquez a ripartire da Parma. A firmare, come quel giorno in cui ha siglato l’accordo per il rinnovo al Palermo, proprio con Maresca accanto. Stesso giorno, stesso momento. Una firma che sottoscrive un rapporto speciale, che potrebbe ripartire proprio da Parma.

di Guglielmo Trupo

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