Non solo Mateo Retegui. Anche nell’Italia U21 c'è un oriundo italoargentino. Si tratta di Bruno Zapelli, centrocampista classe 2002 del Belgrano di Cordoba, club che ha annunciato la sua preconvocazione per le gare con Serbia e Ucraina.
“Avevamo qualche informazione non ufficiale che lo stavano osservando dall’Italia per la doppia nazionalità. Quando il club ci ha comunicato la notizia della convocazione è stata davvero una grande gioia per tutti, ma soprattutto per Bruno, suo padre e la famiglia. È un ragazzo che se lo merita perché lavora tutti i giorni per migliorare. È una bella esperienza in un Paese nuovo e l’Italia è storicamente una delle grandi del calcio mondiale”, così Adrian Castellano, agente del giovane cresciuto a Villa Carlos Paz.
Chi è Bruno Zapelli
Origini italiane da parte della famiglia del padre Angel. Dal 2020 a oggi, 75 presenze, 4 gol e 8 assist con la maglia numero 10 del Pirata, la stessa usata da un altro oriundo che ha indossato quella azzurra: El Mudo Vazquez.
“Dal mio punto di vista ha un talento unico, con ottima tecnica: è il classico numero 10 delle squadre che giocano con uno stile propositivo. Ha qualità nel tiro e nel passaggio filtrante, visione di gioco e batte i calci piazzati. È cresciuto molto lo scorso anno quando ha giocato sempre, sia dal punto di vista fisico che caratteriale. Lo vedo come un fuoriclasse. Ha giocato anche come centrocampista centrale e lì si trova bene perché può guardare la porta. Credo però che in una posizione più avanzata sia quella dove lo potrebbero sfruttare meglio”.
Un percorso tattico simile a quello di De Paul. “Credo che Rodrigo sia più aggressivo, mentre Bruno è più talentuoso: ha una visione di gioco unica. Ha 20 anni e tanti margini di miglioramento”.
La carriera
Dopo due anni nella Primera Nacional, la Serie B argentina, Bruno è stato protagonista nella promozione del Belgrano con cui ha poi esordito nella massima serie contro il Racing al Cilindro di Avellaneda e ha di recente rinnovato fino a dicembre 2025. “In quella partita fece molto bene in una gara con molti spazi. Contro il River Plate lo hanno marcato meglio, e poi il Belgrano è una squadra che tiene poco il pallone e questo lo limita un po’. Le partite qui sono molto bloccate e il campionato argentino è uno dei più difficili al mondo per i tanti contrasti”.
Zapelli ha vestito la maglia albiceleste con la Sub-15 e la Sub-17. Ora vestirà quella degli azzurrini. Un’esperienza che non rappresenta qualcosa di definitivo. “Avere questo onore è importante, per il futuro vedremo come si svilupperanno le cose”. Dall’Italia per adesso nessuna contatto con la federazione.
“Ancora non ha avuto modo di parlare, ma credo che nel giro di poco tempo si metteranno in contatto. In compenso, nelle ultime settimane ci hanno contattato tre società italiane. Hanno mostrato ufficialmente il loro interesse a noi e al club. Per adesso non abbiamo parlato delle condizioni economiche. Abbiamo ricevuto un’offerta importante dal Brasile e tante chiamate per chiedere informazioni, ma preferisco parlare di cose concrete, perché spesso nel mondo del calcio sono solo chiacchiere”.
Il futuro prossimo con l’U21 azzurra, la prossima estate invece potrebbe essere quella giusta per il trasferimento in Europa. Magari proprio in Italia.
A cura di Mattia Zupo